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E' il derby tra Tottenham e Chelsea a chiudere la ventiduesima giornata di Premier, in un match che, mai come oggi, è pronto a trasformarsi in messaggero di funeste novelle per chi ne dovesse uscire sconfitto. Le due squadre, difatti, risultano gravemente attardate in una corsa Champions che non aspetta più nessuno e che vede ben esposto il cartello "just one": il cammino difficoltoso di entrambe e il numero di pretendenti per l'ambita piazza, suggerisce che chi dovesse perdere questa sera, oltre all'orgoglio, vedrebbe calpestate le ultime speranze di raggiungere "l'Europa che conta". Per mantenerle vive il grande ex Mourinho( avente già estromesso i blues dalla Carabao Cup) si affida a Carlos Vinicius, in luogo del l'infortunato Kane, supportato alle sue spalle dal trio Bergwijn-Ndombele-Son; Tuchel( al primo test importante in terra d'albione) conferma il suo 3421 riportando Hudson-Odoi nel ruolo d'origine e puntando su Werner come unica punta. Per il tedesco, in un momento non facile, una importante manifestazione di fiducia dal proprio connazionale.

Monologo blues

Le peculiarità dei due tecnici lasciavan presupporre ad un tema tattico che i primi minuti di gara non tardavano a confermare: Chelsea in controllo della gara e Tottenham chiuso e pronto a ripartire. Ciò che le previsioni non contemplavano era che la gestione della gara dei blues, da semplice controllo, si sarebbe convertita in dominio: tattico, tecnico e di idee. I primi quarantacinque minuti degli uomini di Tuchel possono essere quasi catalogati sotto la voce "perfezione", per una squadra che, non più tardi di dieci giorni fa, sembrava sull'orlo di una crisi di nervi.

La manovra dei blues è veloce, variegata e piacevole allo sguardo: Kovacic e Jorginho dominano nel cuore del campo, James e Alonso sono i custodi delle fasce, Thiago Silva lo sceriffo della difesa. Proprio l'infortunio del centrale brasiliano alla mezz'ora, risulta essere una delle due sbavature di una prima frazione eccezionale: l'altra risulterà essere l'incapacità di concretizzare il dominio mostrato, per un minimo vantaggio ( siglato da Jorginho su rigore procurato di Werner) che lascia aperte mille possibilità per la ripresa.

Chelsea
Tottenham - Chelsea (4 Febbraio 2021) Photo by Chelsea official Twitter

Il Chelsea non la chiude e rischia la beffa

Gli Spurs infatti rientrano dagli spogliatoi più convinti, portando un pressing fino ad allora sconosciuto che rende meno fluida la partenza della manovra avversaria; sarà solo una illusione perchè poi, con il passare dei minuti, gli ospiti torneranno a gestire i ritmi di una gara che li vedrà nuovamente più pericolosi degli avversari: prima con il destro di Hudson-Odoi, poi con la conclusione di Werner bloccata da Aurier ed infine con Kovacic, maldestro nella conclusione dopo una ottima progressione personale sprecare l'ottima iniziativa personale.

Sarà però di Mason Mount la più grande chance per i ragazzi di Tuchel, ma sul diagonale mancino del nazionale inglese sarà fondamentale l'intervento di Lloris; la parata del campione del mondo permette ai suoi di rimanere aggrappati sino alla fine ad un match che, nei minuti finali, andranno vicini a pareggiare: prima con il sinistro di Lamela, ben respinto da Mendy, poi con il colpo di testa ravvicinato di Vinicius, terminato di un soffio fuori. Un risultato che avrebbe assunto sembianze di beffa per un Chelsea bello e convincente; per gli Spurs invece i sogni europei si affievoliscono per una crisi, che ora, è ufficialmente aperta.

Pierluigi Cuttica