Anche contro i Wolves Eberechi Eze ha tolto le castagne dal fuoco. La finta che disorienta il difensore e la conclusione forte, che non lascia scampo all’estremo difensore avversario, valgono i tre punti e la vittoria. Con il terzo gol in campionato e un’altra prestazione da incorniciare, Eze è ormai diventato un tassello fondamentale dello scacchiere di Roy Hodgson. Con la palla tra i piedi è un piacere vederlo, con quel passo cadenzato e quel modo tutto suo di lasciare sul posto l’avversario, piedi raffinati e visione di gioco importante. Arrivato dal Queens Park Rangers non ci ha messo tanto ad abituarsi alla Premier, giusto un paio di partite e il tempo di segnare al Leeds su punizione (splendida).

Nel Palace gioca nei tre di centrocampo, fa il regista basso ma anche il trequartista e se serve difende. Il ragazzo deve crescere e i margini di miglioramento sono esponenziali, tatticamente forse ancora acerbo, troppo innamorato del pallone ma Eze ha tutto il tempo per maturare e diventare un grande giocatore. I tifosi vorrebbero vederlo più vicino alla porta, magari in coppia con Zaha in una coppia tutta corsa e fantasia, oppure vertice alto in un rombo ipotetico (4-3-1-2).
Eberechi scalpita e l’unico rammarico, per ora, è quello di non poterlo veder giocare dal vivo.

di Antonio Marchese