L'avventura di Nicolino Berti con la maglia del Tottenham
Irriverenza e un ciuffo di capelli
Provate a pensare all’irriverenza di Nicolino Berti, che con il suo ciuffo di capelli e i suoi dribbling pirotecnici salta come birilli i possenti difensori inglesi. Ora riportate indietro le lancette e catapultatevi con noi a quel freddissimo inverno del 1998. Se Milano a Gennaio non è esattamente una città con il sole, pensate a Londra. Ci torneremo più avanti. Dopo aver iniziato la propria carriera calcistica al Parma, Berti si trasferisce a Firenze e con la viola si consacra agli occhi degli osservatori più attenti che nell’estate del 1988 lo portano all’Inter. Il club milanese mette sul piatto più di 7 miliardi di lire e il centrocampista sbarca a San Siro.
Lo scudetto dei record
Come primo anno Berti non puó chiedere di meglio e vince lo scudetto dei record, mettendo in luce tutte le sue qualità. Nicola diventa in poco tempo idolo del Meazza e punto fermo del club milanese, con cui il 23 Novembre 1988 a Monaco di Baviera realizza uno dei gol più belli della storia. Si gioca l’andata degli ottavi di finale delle vecchia Coppa UEFA e Berti si inventa un gol pazzesco, partendo dalla propria porta corre a grandi falcate verso quella avversaria. Berti arriva davanti all’estremo difensore avversario (Aumann) e lo fredda con la calma del campione, uno dei gol più belli con la maglia dell’Inter (29 in 229 presenze con la casacca interista).Nicolino Berti, come lo chiamavano a Milano, si procura anche il fallo da rigore che nel 1991 permette all’Inter di vincere la Coppa UEFA, sempre il mediano nerazzurro mette dentro la rete del raddoppio. Tre anni dopo, nella finale UEFA del 1994, Berti realizza la rete decisiva nell’andata di andata contro il Casino Salisburgo.
Londra
Londra. Come dicevamo all'inizio della nostra storia. Nel Gennaio 1998, Nicolino Berti decide che è arrivato il momento di cambiare aria, e di passare dalla nebbia di Milano alla pioggia londinese, così Berti passa al Tottenham a parametro zero. Gli Spurs di fine anni novanta sono una squadra in difficoltà, che lottano per rimanere a galla nella vecchia First Division (Premier League dal 1992). Berti, arrivato nel Nord di Londra a stagione in corso, trova il tempo di andare a segno tre volte in 21 presenze con la maglia del club londinese.
Spurs e nostalgia
L'avventura londinese dell'ex nerazzurro è anche condita dall'avvicendamento tecnico sulla panchina del club, con George Graham che subentra a Christian Gross. Al termine della stagione, in cui gli Spurs arrivano in tredicesima posizione in classifica, Nicola Berti saluta il Tottenham per accasarsi al Deportivo Alavés. Il centrocampista chiuderà la carriera in Australia, nelle fila del Northern Spirit. Con la maglia degli Spurs vinse comunque una Coppa di Lega, lasciando quell'alone di nostalgia come solo il made in Italy alla corte di Sua Maestà, già perchè Nicola Berti con la maglia del Tottenham è la classica immagine da album dei ricordi.
di Antonio Marchese