14 Ottobre 2006

Per raccontare la storia di Petr Cech bisogna partire da quel maledetto 14 Ottobre 2006. Una data che il ragazzone di Plzeň non dimenticherà mai. Il portiere della Repubblica Ceca rischiò seriamente la vita, istanti drammatici, fiato sospeso. Il Chelsea giocava contro il Reading e dopo appena sedici secondi di gioco, Cech si fiondò su un pallone in uscita, ma il centrocampista avversario Stephen Hunt non fermò la propria corsa, rovinando sul portiere dei Blues.

L'impatto

L'impatto fu tremendo, violento, drammatico. Il ginocchio di Hunt picchiò con una violenza inaudita sulla testa di Cech, che rimase a terra stordito e inerme. Attimi di paura vera. Il colpo subito dal portiere sopra la tempia destra richiese un intervento d'urgenza, in campo e in tutto lo stadio calò il silenzio.

La rabbia di Josè Mourinho

Una frattura depressa che richiede l’intervento d’urgenza. Al termine della partita uno scatenato e arrabbiato Josè Mourinho, all'epoca sulla panchina del Chelsea, tuonò in conferenza stampa con parole di fuoco, sostenendo che Petr Cech avrebbe potuto rischiare la vita, condannando pesantemente il comportamento Stephen Hunt, colpevole di non essersi fermato nella corsa per evitare l'impatto.

Forza

Fortunatamente i medici riuscirono in un intervento miracoloso, ma suggerirono a Petr Cech di appendere i guantoni a chiodo e prepararsi a dare 'addio al calcio. Il portiere del Chelsea, per tutta risposta, scosse la testa e cercò di trovare un'alternativa al ritiro dal'attività agonistica. Forza, passione e carattere.

98 giorni

Appena 98 giorni dopo il terribile infortunio Petr Cech ritorna in campo, 20 Gennaio 2007, in una gara contro il Liverpool, con l'uso di un caschetto protettivo che utilizzerà per il resto della sua carriera. Uomo coraggioso.

Petr Cech
Petr Cech - Photo by raisport.rai.it


di Antonio Marchese