Il posticipo di questa domenica sera di Premier League, ha messo di fronte l'Arsenal e il Leicester. Uno scontro che vale punti pesanti per la zona Champions League. Dopo i canonici primi minuti di studio, e con Maddison che prova a sorprendere Leno con un tiro da metacampo, i Gunners prendono in mano il pallino del gioco e dominano a centrocampo, soprattutto grazie al nuovo acquisto Partey e agli inserimenti nelle manovre di attacco di David Luiz, Bellerin e Tierney dalla difesa, e un Saka in versione creativa.

Photo by Arsenal

I Gunners erano anche passati in vantaggio al 5' con Lacazette che la mette dentro di testa, sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il gol però viene clamorosamente annullato per un fuorigioco di Xhaka. Una decisione che lascia perplessi i giocatori dell' Arsenal. Secondo quanto si vede dalle immagini il giocatore svizzero non ha toccato nemmeno la palla. L' Arsenal nel corso del primo tempo, ha avuto altre tre buone occasioni con Bellerin, Lacazette e Saka, ma in tutte e tre le occasioni i giocatori dei Gunners non riescono a centrare la porta. È un Arsenal avrebbe meritato il vantaggio per la mole di gioco e occasioni create.

Photo by Leicester

Nel secondo tempo si fa vedere il Leicester, con Maddison che ci prova da fuori area, ma il suo tiro viene deviato da Gabriel. Lo stesso fantasista ci prova su punizione, ma la sua conclusione è alta sopra la traversa. Al 67' l'Arsenal si rende pericoloso con Bellerin che calcia al volo un cross di Aubameyang, ma sul suo tiro Schmeichel compie un intervento miracoloso, respingendo la conclusione del terzino destro dei Gunners. All'80' a sorpresa è il Leicester a passare in vantaggio con il solito Vardy, vera e propria bestia nera dei Gunners, che raccoglie di testa un cross di Under, e la mette dentro in quello che è ufficialmente il primo tiro in porta delle Foxes. Vardy al 92' ha la possibilità di raddoppiare, ma tira addosso a Leno e spreca il raddoppio.

Foto by Leicester

Il Leicester vince e con un tiro in porta conquista punti pesanti, contro un Arsenal che per il gioco espresso non meritava di perdere.

Di Alberto Zingales