Dinamo Zagabria-Tottenham 3-0: Orsic spedisce gli Spurs all'inferno
Una sola parola domina la mente dei giocatori del Tottenham nella serata di Zagabria: riscatto. Le parole di Mourinho in conferenza stampa testimoniano che il ricordo della sconfitta nel North London Derby di domenica è ancora molto forte nella mente degli Spurs. L'avversario è la Dinamo Zagabria, capolista del campionato croato. I padroni di casa, che dovranno rimontare il 2 a 0 subito 7 giorni fa a Londra, sono reduci da una settimana travagliata che ha visto le dimissioni del tecnico Zoran Mamic condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione per frode. In tal senso il tecnico portoghese è stato molto chiaro: "Secondo me la partita è ancora aperta, non c’è niente di deciso. L’unico modo per affrontare la partita è pensarla in questo modo. Potremmo anche perdere 1-0 o persino 3-1, saremmo comunque qualificati ma non sarei contento”.
I croati decidono di fare un solo cambio rispetto alla formazione iniziale scesa in campo 7 giorni fa: Franjic al posto di Leovac. Mourinho non si fida del doppio vantaggio ottenuto durante la partita d'andata e schiera il solito 4-2-3-1: Alli, Moura e Lamela alle spalle del capitano Harry Kane.
I primi 45 minuti sono un monologo del Tottenham che però non non riesce a portarsi in vantaggio. Merito di un buona prestazione di Livakovic, sempre molto attento. Il pallone è quasi sempre degli Spurs che rispondono al pressing alto della Dinamo con un buon giro palla. I Croati si dimostrano molto attenti nel chiudere gli spazi ai londinesi. Le due occasioni migliori della prima frazione di partita capitano sui piedi di Kane e Lamela. Al 28esimo l'esterno argentino viene servito sullo spazio da Alli e carica un tiro di sinistro prontamente respinto da Thèophile-Catherine. Su Kane è molto bravo Livakovic che neutralizza il tiro del capitano del Tottenham. Il primo tempo si conclude senza reti da entrambe le parti.
Il secondo tempo vede il crollo degli Spurs. I due allenatori iniziano la ripresa affidandosi agli stessi 22 con cui avevano iniziato il match. Qualcosa però sembra cambiato. Non è il più il Tottenham a fare la partita, anzi sembra subire il gioco dei padroni di casa che sembrano credere a una qualificazione che saprebbe da impresa. La Dinamo riesce a portarsi in vantaggio al 63esimo grazie ad un gran gol di Orsic che, dopo essersi liberato di Aurier, lascia partire un sinistro che si insacca sotto l'incrocio dei pali. A questo punto Mourinho decide di scuotere i suoi inserendo forze fresche: Lo Celso e Ndombele al posto di Alli e Winks. I londinesi appaiono distratti e stanchi, incapaci di gestire la palla in un momento così delicato del match. Cambi anche per i padroni di casa: fuori Majer e Franjic, dentro Leovac e Gavranovic. La Dinamo completa l'impresa al minuto 83. L'azione parte dai piedi di un ispirato Ademi che trova Atiemwen. L'ex centrocampista serve al centro Orsic che insacca la sua seconda rete della serata. Si capisce che non è serata per il Tottenham quando Kane si vede spazzare salvare sulla linea un colpo di testa allo scadere del secondo tempo. Mourinho decide di giocarsi tutto buttando nella mischia Carlos Vincius al posto di uno spento Lucas Moura. Tutto da rifare per gli Spurs che dovranno giocarsi una qualificazione apparsa a molti già consolidata durante i tempi supplementari.
Durante i tempi supplementari succede l'impossible. Orsic si porta a casa il pallone con un capolavoro da fuori area. L'ex attaccante dello Spezia prende la palla a 30 metri dalla porta, scarta la difesa degli Spurs e lascia partire un destro potente che si insacca alle spalle di un incolpevole Lloris. Mourinho si gioca tutto inserendo Bergwijn e Regillon al posto di Aurier e Davies. Il protagonista degli ultimi minuti di partita è senza dubbio Livakovic che si rende effettua un autentico miracolo su un tiro a colpo sicuro di Kane allo scadere del secondo tempo supplementare.
Finisce 3 a 0 per la Dinamo Zagabria che si qualifica ai quarti di finale di Europa League. Tutto da rifare per il Tottenham che si porta a casa una sonora sconfitta oltre che una pessima figura. Sarà necessario liberare la mente da questa brutta serata per poter affrontare un buon finale di stagione.
di Alberto Zaina