Ha punto come un'ape. Volando per novanta minuti come un farfalla. Elegante. Fine e geniale. Da applausi, scroscianti, la prestazione di Mason Mount nel salotto di Anfield. Dove vi è entrato in punta di piedi, prendendosi poi le luci della ribalta con una prestazione individuale da 'mille e una notte'. La sua notte.

Il segreto della bussola della 'farfalla' Mount è stato svelato: non ha usato il sole e l'orologio come facevano i marinai anni addietro, ma le indicazioni, i consigli, gli incitamenti e la fiducia di Tomas Tuchel. Per fargli spiccare definitivamente il volo. E migrare verso la stratosfera della Premier. 'Lui è assolutamente fantastico' o 'E' il tipo di giocatore che fa la differenza'. Perfino 'Un ballerino che ha memorizzato in testa decine e decine di coreografie diverse'. Solo alcuni dei commenti dei tifosi Blues, con gli iridi estasiati dalla somma prestazione del numero diciannove.

Mount ha dimostrato una volta in più di possedere la maturità di un leader. Prendendo sempre la decisione giusta in campo. Col suo gioco 'one-touch' tra le linee ha letteralmente stappato il match. Tessendo, cucendo e ricamando trame di gioco con una bellezza, avvenenza, naturalezza, che accompagnano solo i predestinati più puri. 'Icing on the cake', direbbero oltre la Manica. La ciliegina sulla torta. Il suo eccezionale gol, che ha deciso la contesa. che ha messo in volo il Chelsea, gettando in un cunicolo senza luce gli avversari. Un gol che è impossibile da descrivere. Ma è da guardare e riguardare. Stropicciandosi più volte gli occhi.

Un prato verde, quello di Anfield. La 'farfalla' Mount si è librata sopra di esso. Consegnandoci immagini che per bellezza ci hanno toccato l'anima. Grazie 'farfalla' Mount. Che la metamorfosi da numero '8' a numero '10' ti ha reso ancora più magnifica. Piena di forza ed energia. E consapevole delle tue enormi doti. Tutto ciò di cui ha bisogno la tua squadra, per ritornare a puntare in alto.

di Andrea Indovino