Bentornata Scozia. La "Tartan Army" ritorna all'Europeo dopo 25 anni

Era il lontano 1996, e si giocavano gli europei in Inghilterra. Quella fu l'ultima apparizione della Scozia alla fase finale di una competizione internazionale. Era la Scozia di Jim Leighton (portiere del primo Manchester United di Ferguson), del capitano Colin Hendry (fresco vincitore della Premier League con il Blackburn, di cui facevano parte anche Mkinlay e Gallacher), il capitano Gary Mcallister (protagonista assoluto del "Triplete" di Coppe con il Liverpool di Gerard Houllier) e l'attaccante Ally McCoist.
Una Scozia che nonostante la sconfitta iniziale con l' Inghilterra,non sfigurò e sfiorò la qualificazione agli ottavi, persa solo per una differenza reti peggiore rispetto all' Olanda.
Da quell'anno per la "Tartan Army" un lungo periodo di insuccessi, tra eliminazioni alle fasi di qualificazione, o spareggi persi (ricordiamo quello con l' Italia del 2008 perso per 2-1). Ieri contro la Serbia c'erano le premesse per sfatare questo digiuno, è così è stato, nonostante si stata una qualificazione un po' sofferta. Sofferta perché dopo il vantaggio di Christie al 52', la Scozia era riuscita a resistere fino al 90', quando Jovic ha trovato un gol all'ultimo respiro, che sembrava aver interrotto il sogno sul più bello. E dopo che i tempi supplementari (dove la Serbia ha sfiorato due volte il gol) sono finiti in parità, è stato necessario ricorrere ai rigori per decidere la squadra che sarebbe andata agli Europei. Dopo che la Scozia ha segnato tutti e cinque i rigori, ecco che nell'ultimo rigore decisivo, il portiere Marshall compie il miracolo parando il tiro di Mitrovic. Una parata che ha interrotto 25 anni di attesa, e ha permesso alla Scozia di qualificarsi alle fasi finali degli Europei del 2021.
Un' impresa resa possibile grazie alla sagacia tecnica di Steve Clarke, e uno zoccolo duro di giocatori che bene sta facendo in Premier League e nelle Coppe Europee come Robertson, Tierney, Mctomminay, McGinn e Christie da tutti considerata la nuova "Golden Generation", a cui spetta il compito di migliorare i risultati della Scozia nelle fasi finali delle competizioni internazionali.
di Alberto Zingales