Preview


Stamford Bridge apre le danze per la stagione 2021/2022 e lo fa con uno dei (tanti) derby della capitale inglese: gli uomini di Tuchel infatti sono attesi dal Crystal Palace che, dopo quattro stagion con Roy Hodgson, vede il debutto in panchina di Patrick Vieira. Per l'ex capitano gunners è il debutto in Premier dopo poco più di due stagioni in Francia, al Nizza, terminate con l'esonero del 4 dicembre 2020; proprio in Ligue 1 i quattro precedenti tra i due allenatori, con tre successi ed un pareggio per il manager tedesco, alla guida però, giusto ricordarlo, del Psg. Un debutto complicato per le eagles che affrontano un Chelsea caricato dal successo di due giorni or sono nella Supercoppa Europea contro il Villarreal; l'altra faccia della medaglia, però, è il notevole numero di energie profuse dai blues in una gara andata oltre i tempi supplementari, in un momento della stagione in cui la condizione fisica è a dir poco approssimativa. Il che rende la gara, preparata con nemmeno una seduta classica di allenamento, a dir poco insidiosa anche per i blues. Tuchel effettua cinque cambi rispetto a mercoledì, confermando il giovane Chalobah in difesa, Azpilicueta torna a tutta fascia, Jorginho e Kovacic in mezzo (Kante indisponibile) e Mount-Pulisic a supporto di Werner( in attesa di Lukaku). Atteggiamento spavaldo degli ospiti che varano un 433 in cui in difesa spicca la presenza del "fresco" ex Guehi, McArthur in regia e il duo Zaha-Ayew a rifornire Jean-Philippe Mateta. Arbitra il Signor Moss.

A senso unico


I dubbi su una ipotetica stanchezza dei padroni di casa vengono dissipati dagli uomini di Tuchel, capaci di chiudere sin da subito gli avversari nella propria metà campo: pur senza affondare, difatti, i blues gestiscono in maniera autoritaria la manovra, poggiandosi su un Pulisic in versione slalomista e sul tandem Jorginho-Kovacic a comandare il traffico in mezzo al campo. Il Palace si oppone con una difesa passiva che non alza mai l'asticella del pressing, permettendo agli avversari il continuo comando delle operazioni: quando non trova vie interne, il Chelsea è disinvolto nel trovare soluzioni sugli out esterni, dove Azpilicueta mostra la sua solita sagacia tattica e Alonso l'ottimo stato di forma già mostrato nella finale di supercoppa.
Dopo diversi tentativi dei compagni, sarà proprio l'ex Fiorentina a sbloccare il risultato con un pregevole calcio di punizione dal limite dell'area che non lascia possibilità di repliche a Guaita. La rete non cambia minimamente una gara che gli uomini di Tuchel continuano a dominare sino a trovare, dieci minuti dopo, il raddoppio, grazie al tap-in di Pulisic, abile a ribattere in rete un rimpallo dopo l'affondo di Mount sulla destra. Sul finale di frazione ci sarà anche per Werner la possibilità di terminare nel tabellino dei marcatori, ma la sua conclusione, su assist di Alonso, si perderà di poco alla sinistra di Guaita. Il primo termina con un meritato doppio vantaggio per i blues, per gli ospiti tanto, tantissimo, da cambiare.
 

Esordio e prima rete in Premier per Chalobah


La ripresa differisce poco dai temi dei primi quarantacinque minuti, con i blues che continuano nel loro totale dominio della contesa: se si esclude, infatti, l'occasione di Zaha al decimo (grande intervento in scivolata di Rudiger), le Eagles saranno semplici spettatrici della manovra avversaria che porterà, pochi istanti dopo, al tris firmato dal giovane Chalobah che, non accontentandosi di un'altra gran partita, la impreziosisce con un destro che bacia la parte interna del palo prima di finire in rete. La gara è praticamente già in archivio al minuto sessanta e vede la restante mezz'ora divenire semplice esercizio fisico e occasione per standing ovation (all'uscita del campo del capitano Azpilicueta).
Il Chelsea vince e convince al termine di una gara che aveva tutto per poter essere complicata e che invece i campioni d'Europa hanno affrontato da grandissima squadra; in attesa di Lukaku , che dovrebbe debuttare nel prossimo turno contro l'Arsenal, la squadra di Tuchel si conferma grande realtà del calcio europeo e pronta a lottare su tutti i fronti. Mai in partita il Crystal Palace, forse ingiudicabile nella prima di un nuovo progetto tecnico dinanzi ad un avversario così forte: ma tra una settimana, contro il Brendford, servirà una prestazione diversa.
Pierluigi Cuttica