E' lanciato verso la conquista della dodicesima Premier League, stagione 2001/2002, l'Arsenal di Arsene Wenger. E di Dennis Bergkamp. Una squadra riboccante di fuoriclasse. L'attaccante olandese, e non solo. Sol Campbell, Patrick Vieira, Robert Pires, Thierry Henry. Per citarne alcuni. Un gruppo che sarebbe diventato poi 'invincibile'. Vincendo, appunto, partite, titoli, coppe. E Bergkamp ne è il fautore.

E' il 2 marzo 2002, data da circoletto rosso per gli amanti del calcio. I Gunners sono di scena al St James' Park. Uno scontro al vertice, con Newcastle ed Arsenal impegnate a darsi battaglia nei quartieri alti di classifica. Con Liverpool e Manchester United, in una lotta a quattro che anima il torneo da inizio inverno. I Magpies fanno paura, Alan Shearer e Nolberto Solano sono le stelle di una squadra con enorme qualità, in tutti i reparti. L'Arsenal giunge nel profondo nord dell'Inghilterra, quasi ai confini con la Scozia, privo di Henry, fermo a causa di un infortunio muscolare. Con Bergkamp da solo 'costretto' a reggere il peso offensivo dei londinesi.

Bergkamp
Il gol di Bergkamp al Newcastle 2 marzo 2002 Photo by official Twitter Arsenal

Il clima è infuocato, come sempre il pubblico di St James' Park fa la sua parte. Fa 'caldo' come a Istanbul, Belgrado, Buenos Aires, da quelle parti. Uno degli ambienti più incandescenti d'Inghilterra. La gara inizia, le squadre si studiano, accade poco o nulla nei primi dieci minuti della contesa. Poi, all'11' si verifica qualcosa di incredibile. Pires prende palla ed affonda fino alla trequarti, servendo Bergkamp, raggiunto dal pallone al limite dell'area. Un passaggio che sembra un tiro.

Il trentatreenne olandese può fare tutto: stoppare ed allargare il gioco sull'esterno, provare a crearsi spazio per un tiro. Sceglie di mettersi in proprio, ma decide di farlo nel modo più stupefacente possibile. Tocca lievemente il pallone con la punta del sinistro aggirando il difensore sulla destra, lo sforunato Nikos Dabizas, che entra nella storia dalla porta sbagliata. L'olandese fa una piroetta su se stesso per staccarsi dalla marcatura, controlla nuovamente il pallone e con una freddezza degna del miglior chirurgo del mondo trafigge l'incolpevole Given. Col portiere che fa da spettatore non pagante, da posizione privilegiata.

Una giocata fuori da ogni logica. Un gesto dalla bellezza estetica innegabile. Che fa stropicciare gli occhi al mondo intero. Per la cronaca, la gara termina 2-0 per i Gunners, con il gol della sicurezza messo a segno da Campbell. E l'Arsenal che vince il titolo, chiudendo il torneo al primo posto a +7 dal Liverpool, e addirittura a +16 dal Newcastle.

Un gol frutto di una pensata sopraffina. Che permette a Bergkamp di consacrarsi all'età di 33 anni come uno dei giocatori più influenti della storia della Premier League. Un gol che anni dopo verrà eletto come il più bello di tutta la storia del massimo campionato inglese. Da sigla tv. E, infine, un gol che fa sbocciare definitivamente l'amore tra lo scrivente, allora un ragazzetto tredicenne, ed il calcio d'oltremanica.

di Andrea Indovino