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Sfida di alta classifica quella che propone oggi Stamford Bridge, dove Chelsea e Aston Villa si sfidano per la sedicesima giornata di Premier; squadre che arrivano alla gara con stati d'animo diametralmente opposti, Villains provenienti dal convincente 3-0 interno (in inferiorità numerica) sul Palace, Blues dalla disfatta nel derby con i gunners. Le due squadre sono attualmente appaiate al settimo posto della classifica, con gli uomini di Dean Smith però in debito di due gare rispetto a(quasi) tutta la concorrenza: se la squadra di Birmingham le vincesse entrambe, sarebbe oggi al secondo posto in classifica ad un solo "-1" dal Liverpool campione in carica. Basta questo per suffragare la tesi di Villains come squadra sorpresa di questo inizio campionato; oggi gli uomini di Smith scenderanno in campo a Londra senza giocatori importanti( Mings, Trezeguet, l'ex Barkley), ma con la voglia di continuare a stupire e migliorare quello score che narra 5 vittorie nelle ultime 6 trasferte. Il Chelsea è avvisato.

Stamford Bridge
Stamford Bridge - Photo by Il Calcio a Londra

Lampard deve invece invertire un trend che nelle ultime quattro gare ha visto i suoi ragazzi uscire tre volte sconfitti dal campo, dando l'impressione, specialmente nell'ultima gara con l'Arsenal, di una squadra stanca e scarica. Sorprendono relativamente dunque, calcolando anche la vicinanza degli appuntamenti, i cinque cambi che il tecnico opta per la gara: Mendy e Chilwell sono gli unici superstiti di una difesa che vede il ritorno sulla fascia destra del capitano Azpilicueta ed al centro della coppia Rudiger-Christensen; a centrocampo Jorginho in regia affiancato da Kante e Mount, in attacco tornano Giroud come centravanti e Hudson-Odoi come ala. Havertz e Werner insieme in panchina per la prima volta in stagione.

La sblocca Giroud

Jack Grealish prende la scena nei primi quindici minuti che confermano la bontà del periodo dell'Aston Villa: dal piede del capitano dei Villains nascono tutte le azioni pericolose, per i suoi, come nel caso del destro a giro con cui impegna Mendy, e per gli avversari, quando regala a Pulisic un pallone che l'americano tramuta quasi in rete. Nel mezzo tanta corsa, idee e una poco inglese tendenza allo "svenimento facile". Gli ospiti occupano meglio il campo e si fanno preferire per coraggio e idee; il Chelsea è lento e impacciato, intrappolato in una manovra privata della fonte( vista la tendenza di Jorginho a nascondersi dietro l'uomo piuttosto che a smarcarsi per farsi dare il pallone): esattamente quello che un "play" non deve fare.

Chelsea
Chelsea - Aston Villa - Photo by Twitter via Chelsea Football Club

Gli ospiti hanno il difetto di non concretizzare la mole di gioco e il momento di confusione degli avversari, recando in dote solo una conclusione alta di Cash dopo una uscita difettosa di Mendy; così i padroni di casa, lentamente, prendono coraggio e prima sfiorano il vantaggio con Pulisic, conclusione volante in rovesciata sopra la traversa, per trovarlo pochi minuti più tardi: Mount verticalizza per Giroud, sponda di tacco per Pulisic, palla sulla sovrapposizione di Chilwell, sinistro morbido per il colpo di testa in tuffo di Olivier Giroud. L'accurata descrizione non è solo per elogiare l'ottima finalizzazione del francese, ma per evidenziare la "prima azione di calcio" del Chelsea. Non solo di questa partita, ma dell'ultimo mese. La rete regala fiducia agli uomini di Lampard che chiudono bene la frazione, creando un'altra occasione( Mount)e non rischiando più nulla. Le squadre vanno al riposo sull'1-0 per i padroni di casa.

Pari villains, Chilwell sfiora l'eurogol nel recupero

Gli ospiti ci mettono cinque minuti a trovare il pari, quelli che occorrono a El-Ghazi per effettuare il tap-in vincente su cross di Cash; a parziale scusante della difesa locale la mancanza di una unità difensiva(Christensen) rimasta a terra dopo uno scontro con Grealish. Le difficoltà del Chelsea riemergono a galla e vengono palesate dalla difficoltà dei blues nel creare gioco: in una situazione di chaos, più o meno totale, emerge dirompente tra i Blues la figura di N'golo Kante, uomo squadra se ve ne è uno: il francese corre per tre, copre tutto il centrocampo, recupera palloni su palloni e diviene anche il più "pericoloso" dei suoi, con due conclusioni, seppur non formidabili, che giungono dalle parti di Martinez. Al settantesimo sono i Villains che vanno vicinissimi al vantaggio, con il fendente mancino di McGinn che dai venticinque metri centra in pieno la traversa di un Mendy più "in modalità preghiera che portiere".

Chelsea
Chelsea - Aston Villa - Photo by Twitter via Chelsea Football Club

Lampard si gioca anche il "doppio cambio tedesco" inserendo Havertz e Werner, ma saranno di Pulisic( deviazione in corner di Martinez) e del nuovo entrato Ramsey( conclusione che sibila il palo) le occasioni più importanti. Il match-point per i londinesi arriva in pieno recupero, con la conclusione volante di Chilwell che, su assist di Hudson-Odoi, va a sfiorare il palo alla sinistra di Martinez. Finisce così in pareggio la gara che doveva rilanciare i blues, che invece rimangono impantanati in una classifica che, turno dopo turno, diviene sempre meno affascinante.

Pierluigi Cuttica