Si dice “che sia un attimo o per sempre l’importante è viverlo”. Siamo sicuri che il 14 settembre del 2006 è un giorno che i tifosi del Palermo non dimenticano facilmente e che hanno scalfito nella loro memoria.
L’Italia è da poco campione del mondo, nel luglio di quell’anno, Fabio Grosso segna a Berlino il rigore che regala la coppa agli Azzurri. È però anche l’anno post Calciopoli, la Juventus viene condannata in Serie B, Milan, Fiorentina e Lazio subiscono una forte penalizzazione di punti in classifica. La FIGC consegna lo scudetto all’Inter e il Palermo si ritrova al 5° posto in classifica ammesso al primo turno di Coppa UEFA dell’anno successivo.
Il Palermo in quella stagione è guidato quasi per tutta la stagione da Francesco Guidolin (tranne un piccolo intervallo di due partite in cui il tecnico friulano viene esonerato e poi richiamato tra aprile e maggio). I rosanero possono contare su giocatori del calibro di Amauri, Barzagli, Zaccardo, Corini, Di Michele e Caracciolo, quest’ultimo idolo per una notte in quella serata europea di metà settembre.

Leoni a Londra


Il Palermo in quella stagione, nel primo turno di Coppa UEFA, non è fortunato e viene sorteggiato contro il West Ham di Tevez e Mascherano. La sfida ad eliminazione diretta, per l’eventuale passaggio poi ai gironi, è molto difficile.
L’andata si gioca in Inghilterra il 14 settembre, Upton Park è una bolgia con 35 mila tifosi. Gli inglesi accendono ancora di più il clima pre partita esponendo le magliette “The Hammers vs Mafia”, oltre a scritte ingiuriose sui muri vicino allo stadio.

La partita


Guidolin, costretto a fare a meno di Amauri (fuori dalla lista Uefa avendo già giocato i preliminari di Champions League con il Chievo Verona) e di Corini (per squalifica), opta per un 4-4-2 con Fontana in porta, Cassani, Zaccardo, Barzagli in difesa, a centrocampo Pisano, Diana, Parravicini e Simplicio, a formare in tandem d’attacco Di Michele a supportare Caracciolo.

Il colpo dell’airone


Il West Ham di Alan Pardew parte subito forte imponendo il proprio gioco ai rosanero ma a fine primo tempo arriva il momento della ribalta per il Palermo.
Al 43’ Tevez ha sui piedi un’incredibile palla gol ma Fontana, il portiere rosanero, salva. Sul capovolgimento di fronte avviene l’incredibile. Simplicio recupera palla sulla destra, Diana crossa basso in profondità per Caracciolo che al centro dell’area batte Carroll del West Ham per l’1-0 per il Palermo.
Nella ripresa fu una battaglia senza esclusione di colpi, il Palermo sfiora il raddoppio ancora con Caracciolo e con Di Michele e il West Ham rischia di pareggia con Harewood colpendo il palo.

Il ritorno


Una settimana più tardi il Palermo conquista agevolmente il passaggio del turno vincendo in casa al “Renzo Barbera” per 3-0 accedendo ai gironi di Coppa UEFA.
Quel 14 settembre rimane nella storia del Palermo come uno dei momenti più belli della loro storia perché che sia un attimo o per sempre l’importante è viverlo.
 
di Lorenzo Petrucci