Alla scoperta della FA Vase e il sogno della finale a Wembley

The Road to Wembley: alla scoperta della FA Vase
Lontano dai riflettori della Premier League e dalle trasmissioni televisive di punta, si disputa ogni anno un torneo amato da molti, un trofeo di cui in Italia non si parla mai ma che riscalda i cuori di numerosi appassionati del calcio d’oltremanica. Si tratta della FA Vase, un torneo dalla struttura e dalla storia singolare che tuttavia condivide qualcosa con la più rinomata FA Cup, il sogno di Wembley.
1974
Al di sotto delle quattro leghe professionistiche del calcio inglese si estende il sottobosco della Non-league: dal quinto livello in giù la piramide del sistema calcistico d’oltremanica si allarga notevolmente, ad esempio già al nono livello si possono trovare centinaia di squadre suddivise in svariati tornei regionali. Inizialmente rivolta alle squadre appartenenti al settimo livello ed a quelli inferiori a questo, la FA Vase fu creata nel 1974, forse ispirandosi alla struttura della FA Cup ma includendo soltanto i club dilettantistici sul modello dei tornei del periodo vittoriano. La prima finale fu vinta dall’Hoddesdon Town F. C. che si impose sull’Epsom & Ewell F. C. con il punteggio di 2-1 nel vecchio impianto di Wembley.

Il torneo amatoriale più grande al mondo
Oggi prendono parte a questo affascinante torneo solo le squadre dei livelli inferiore all’ottavo, dal nono in giù, quanto basta per fare dell’FA Vase il torneo completamente amatoriale più grande al mondo. Ogni anno più di seicento club dilettantistici provenienti da ogni angolo d’Inghilterra, con l’aggiunta di squadre ospiti provenienti dalle isole del canale della Manica, dal Galles e dalla Scozia, si affrontano in successivi round ad eliminazione diretta con il sogno di calcare il rettangolo verde più prestigioso al mondo vestendo i colori della squadra del proprio quartiere, della propria cittadina o del proprio villaggio. Persino i nomi delle squadre partecipanti evocano immagini di minuscoli stadi circondati dagli alberi, di piccoli centri costituiti da costruzioni a graticcio ed edifici georgiani, magari sovrastate da un antico castello, e di quella mutevole campagna britannica che fa da cornice alle piccole grandi imprese sportive di cui è disseminata la storia di questa competizione.
La pandemia
Nella finale dell’FA Vase, disputata nel Maggio 2019 dato che nel 2020 non si è potuto completare il torneo a causa della pandemia, i londinesi del Cray Valley Paper Mills hanno resistito a lungo contro il favorito Chertsey Town, ma alla fine è stata la formazione bianco-blu del Surrey ad imporsi con il punteggio di 3-1. Non sono mancati risultati sorprendenti nella storia della competizione; il più incredibile, almeno per quel che riguarda le finali, resta il clamoroso 4-1 con cui il Morpeth Town, formazione giallo-nera del Northumberland, contea situata nel nord-est d’Inghilterra, superò nel 2015 il più che favorito Hereford, storico club delle West Midlands dal glorioso passato professionistico.

L'albo d'oro
L’albo d’oro della competizione al momento vede in testa il Whitley Bay con quattro titoli, seguito dal Billericay Town a quota tre, e da Tiverton Town, Halesowen Town e Brigg Town a quota due. Soprattutto da quando la competizione è riservata ai club dal nono livello in giù, l’equilibro regna sovrano; basti pensare che quasi quaranta diversi club hanno vinto il torneo, molti dei quali hanno fin ora sollevato la coppa al cielo di Wembley o raggiunto i turni più avanzati della manifestazione per una sola volta. È sufficiente osservare le immagini delle finali per comprendere la natura del fascino dell’FA Vase: interi villaggi o cittadine in viaggio, anche per centinaia di chilometri, per seguire la squadra locale in quello che potrebbe essere il giorno più glorioso della storia del club, qualche migliaio di spettatori che riescono a riempire l’immensa cornice di Wembley soltanto grazie alla passione per l’anima più pura del calcio.
di Michele Mele