Al triplice fischio finale dell'arbitro Whitestone non ci sono vincitori nè vinti. Al Madejski Stadium termina in parità la sfida tra i padroni di casa del Reading e il Queens Park Rangers. Un pareggio giusto, per quanto visto in campo. Sarebbe finito ai punti, se si fosse trattato di un incontro di boxe.

Reduci dalla clamorosa rimonta nel derby contro il Millwall (da 0-2 a 3-2), gli Hoops sfruttano l'onda lunga dell'entusiasmo e si presentano nel Berkshire con le intenzioni di divertirsi e divertire. D'altronde la tranquilla posizione di centro classifica permette ciò agli uomini di Warburton. E in effetti per tutto il primo tempo è proprio il QPR a farsi preferire, per mole di gioco ed occasioni. Proprio al tramonto della prima frazione di gioco Dykes trova il vantaggio che consente ai londinesi di affrontare la ripresa avanti di un gol.

Ma il Reading, in lotta per un posto ai playoff, non ci sta. In casa proprio non si possono buttare punti se si vuol inseguire un obiettivo ambizioso quali sono gli spareggi promozione. E innestano le marce alte. Mettendo pressione all'avversario. Che difende, difende, ma capitola al 57' quando Meite su assist di Rinomhota fa centro. Il bomber Joao non vive una giornata memorabile, e neppure Austin dall'altra parte. Quindi escono entrambi. A capo chino. I Royals provano con i subentrati Puscas e Semedo nel finale a fare bingo. Ma gli Hoops sono troppo in fiducia di questi tempi e conducono in porto un buon pareggio. Che dà continuità al successo sui Lions di mercoledi.

E' un finale di campionato in crescendo quello che sta vivendo il Queens Park Rangers.

di Andrea Indovino