In questa serie di articoli, esploreremo alcuni dei fan club di squadre Italiane ed Europee che sono stati fondati a Londra



Vola un'aquila nel cielo di Londra: il Lazio London ha (quasi) 10 anni


L'amore per la propria squadra è un sentimento che non conosce confini e ti segue nei tuoi viaggi. L'amore per la propria squadra è un comune denominatore per persone che come te vivono lontano dalle proprie radici. IlLazio Londonè nato da questo amore, da questo bisogno di avere un ambiente familiare intorno, almeno nell'ambito calcistico.
Il 9 Gennaio 2013, nello stesso giorno del compleanno dell SS Lazio,"il Prez",Massimiliano Ciccone,da pochi mesi approdato a Londra, ha inaugurato il club, in un piccolo Italian Deli di Clerkenwell, il Veneticus. Grazie all’aiuto di un suo amico di vecchia data è così riuscito a coronare un sogno che da sempre aveva nel cuore: creare un punto di incontro per altri laziali lontani da casa. Una nuova dimora per vedere le partite della loro squadra, per creare amicizie, per sentirsi meno all'estero.

"Questo è gruppo autonomo ed indipendente, autogestito ed autofinanziato attraverso contributi personali e vendita di merchandise" sottolinea il Prez "senza affiliazioni dirette con la Lazio. Non che ci dispiacerebbe avere un legame ufficiale con la Società, ma noi, come gli altri gruppi dei tifosi della Lazio sparsi nel mondo, veniamo continuamente ignorati dalla dirigenza.
Anche quando ci confrontiamo con tifosi di altre squadre che hanno intrapreso un cammino simile al nostro (come documentato perLondra Bianconera, ndr), vediamo che c’è una differenza enorme. Sappiamo di altre società riconoscono e supportano i gruppi fuori dall’Italia. Ci dicono che ricevono gadget, maglie firmate e hanno la possibilità di organizzare incontri con la squadra quando capita che gioca in una città dove c’è un gruppo di tifosi organizzati. Hanno anche prelazione sui biglietti in casa e in trasferta. Noi abbiamo solo il silenzio."
Massimiliano crede che sia questo atteggiamento societario ostile, o quanto meno distaccato, nei confronti dei tifosi che ha creato negli ultimi mesi un disamoramento evidente. Come sono evidenti gli spalti vuoti dell'Olimpico nelle partite casalinghe della Lazio.
"È un periodo storico particolare, dove per molto mesi i tifosi non hanno potuto assistere alle partite allo stadio" continua il Prez. "Una volta che queste restrizioni sono state tolte, ci si sarebbe aspettato che i tifosi corressero in massa allo stadio. Ma mentre questo è successo per altre squadre, inclusa la Roma che riempie l'Olimpico ad ogni partita, i Laziali hanno deciso di disertare la propria squadra."
Anche il Lazio London ha sofferto per il Covid. Il gruppo infatti non ha una sede fissa, ma si è appoggiato a diversi locali di Londra che sono disposti una o due volte a settimana ad accogliere un gruppo nutrito e rumoroso. Un gruppo soprattutto "goliardico", detto con un mezzo sorriso, che canta, incita, grida e si dispera rivolgendosi allo schermo come se fosse il terreno di gioco.

"Non duriamo più di una stagione a locale" ci racconta con lo stesso sorriso goliardicoSimon d'Aquino, che dopo la pausa Covid ha preso in mano le redini invisibili della gestione del gruppo. "Tutti ci vogliono all'inizio, perché pensano ai possibili guadagni. Magari pensano che guardiamo le partite in silenzio e seduti ordinati. Ma se volessimo guardare la partita in silenzio, staremo ognuno a casa propria, sul divano".
Simon è stato uno dei primi ad aggiungersi al gruppo e da sempre è stato molto attivo. Quando parliamo è posato e riflessivo, lasciando trapelare l'animo d'attore semiprofessionista che si cela sotto le vesti del tifoso. Simon ci racconta come durante il periodo dei lockdown, che è anche coinciso con l'entrata in vigore della Brexit, molte figure storiche del gruppo sono tornate in Italia o si sono spostate in altri paesi.
"Il pub dove ci vedevamo era chiuso, il campionato interrotto. La chat di Whatsapp silenziosa. Sembrava che il Lazio London fosse finito. Ma quando il mondo è ripartito, abbiamo chiamato a raccolta i Laziali e anche noi siamo ripartiti. Abbiamo trovato una nuova sede (The Temperance, Fulham High Street, ndr) e vecchi e nuovi amici si sono incontrati ed hanno ripreso a strillare ad uno schermo”.
Il gruppo è cresciuto con gli anni ed ormai conta con una base di una sessantina di persone, a cui si aggiungono le centinaia di followers delle varie pagine social, tra cui la neonata@Lazio_Londonsu Instagram. Il guru dei social del gruppo,Gianluca "Sini" Sinibaldi, ci ha spiegato come aggiungersi ad Instagram abbia di fatto accelerato questa rinascita. "Serviva una nuova maniera per raccontare l'esistenza di questa spensierata compagine al mondo. Instagram è uno strumento perfetto per postare le nostre foto, video e storie. Anche durante la Supporters League Instagram è il mezzo perfetto per raccontare anche le nostre gesta da calciatori, non solo da tifosi".

Il Lazio London infatti partecipa allaLondon Supporter League,una competizione privata che mette insieme altri gruppi di tifosi basati a Londra. Ogni settimana il Lazio London sfida la Juventus, i cugini della Roma, ma anche Panathinaikos, Lyon ed Aston Villa.Quello stesso comune denominatore è diventato un'altra espressione delle molte maniere di vivere il calcio a Londra, che diventa quindi un aspetto sociale ed umano, che letteralmente può cambiare la vita delle persone che si uniscono al gruppo.
Il calcio che crea nuove amicizie, nuovi amori e addirittura anche nuove vite. Azzurra, la prima aquilotta diseconda generazione, è nata poche settimane fa da una coppia che si è conosciuta ad una partita del Lazio London. Quella stupenda coppia che quel giorno ha deciso di costruire una meravigliosa famiglia biancoazzurra (a Claudia e Marco vanno i nostri più caldi auguri e congratulazioni!).
Il Lazio London è tutto questo. Ma anche molto di più. Sono facce amiche, anche se sconosciute, che ti aiutano a superare le titubanze di arrivare in una città nuova. È un abbraccio collettivo che ti accoglie. È una maniera per far sì che la tua nuova home, sia un po' più simile alla tua vecchia casa.
Come sarebbe bello se la Società Sportiva Lazio supportasse questa splendida realtà che si chiama Lazio London e i loro sogni senza confini. Che legittimasse in qualche modo questo filo invisibile che lega un gruppo di ragazze e ragazzi di Londra con la squadra biancazzurra della Capitale. Magari è un regalo che arriverà a sorpresa il giorno del decimo compleanno. Insieme ad una sede fissa, un posto che può essere chiamato casa. E insieme a chissà quali altri desideri a cui il Prez e tutta la goliardica ciurma non smettono mai di credere.