La prima Champions

Molti studi hanno dimostrato che l’attività sportiva giova particolarmente alle capacità di mobilità ed orientamento degli ipovedenti e dei non vedenti; è per questo che, ormai quasi mezzo secolo fa, fu ideata una versione del futsal, comunemente chiamato calcio a 5, per le persone con visus ridotto. In particolare gli ipovedenti giocano da decenni una versione del futsal estremamente simile a quella standard. Dopo vari rifiuti da parte della UEFA, le maggiori federazioni si sono consultate per organizzare la prima coppa europea per club di calcio per ipovedenti ed alla fine anche la federazione europea ha dovuto capitolare.

Da poco si è conclusa la prima Champions League per ipovedenti, organizzata ad Oslo; dodici squadre vi hanno preso parte, una per ognuna delle nazioni aderenti al progetto, tra di esse i due volte campioni d’Italia del Cagliari ed i londinesi del London Metro. La formazione britannica era in realtà l’unica a non essere campione uscente del proprio torneo domestico; i londinesi hanno sostituito all’ultimo momento il Nantwich Town Wolves, formazione del Cheshire impossibilitata a prendere parte al torneo per una sfortunata serie di eventi avversi. Il London Metro fu fondato per rappresentare l’intera area metropolitana della capitale britannica, per questo si allena a Leyton, nella zona orientale di Londra, e gioca le proprie partite nel West End, a poche centinaia di metri da Craven Cottage, da qui il soprannome di “The Cottagers”. Con il tempo il Fulham ha anche iniziato a sostenere economicamente il London Metro, diventandone sponsor e partner logistico.

Calcio per ipovedenti - Photo by Psfl via Stefano Calvarese
Calcio per ipovedenti - Photo by Psfl via Stefano Calvarese

La fase a gironi

Le dodici squadre sono state suddivise in tre gironi da quattro club, ogni club ha disputato un'unica sfida contro ciascuna avversaria inserita nel proprio girone, le tre vincitrici dei gironi e la miglior seconda guadagnavano accesso alle semifinali, da disputarsi in gara secca, così come le finali. Proprio come il Fulham nell’ultima stagione di Premier League, il London Metro non partiva certo con i favori del pronostico, eppure già dalla prima partita le previsioni si sono dimostrate errate.

Nel primo match della fase a gironi i londinesi hanno affrontato gli ucraini della Dynamo Kiev, una delle squadre più quotate per la vittoria finale. Passati in svantaggio dopo trenta secondi, gli inglesi hanno ribaltato il risultato, trionfando con un inatteso 8-1. La seconda sfida in calendario ha messo di fronte i britannici ed i campioni d’Italia, ma il Cagliari ha retto soltanto per una frazione di gioco, calando nella ripresa e chiudendo con un passivo di 4-0 al triplice fischio.

L’ultima sfida dei gironi si è anche trasformata nella vittoria più larga: il London Metro andava acquistando fiducia giorno dopo giorno e gli olandesi dello Sparta Rotterdam, ultimi nel girone, non hanno potuto niente contro lo strapotere dei londinesi. Il clamoroso risultato finale di 12-0 in favore dei Cottagers è anche frutto delle sette reti segnate in quella partita da Edward Glover, un dato ancor più impressionante se si pensa che l’intera rosa dello Sparta ha messo a segno 5 reti nell’intero torneo. Con tre vittorie in altrettante partite, ventiquattro reti segnate ed una sola rete subita, il London Metro ha guadagnato l’accesso alle semifinali ed ha iniziato a preoccupare le altre semifinaliste, i polacchi del K. U. p. W., gli svedesi del Malmö, ed il Cagliari, qualificatosi, dopo aver battuto lo Sparta per 9-2 e la Dynamo Kiev per 3-2, come miglior seconda a danno dei norvegesi del Lyn e dei danesi del Copenaghen in virtù della differenza reti.

Calcio per ipovedenti - Photo by Metro.co.uk
Calcio per ipovedenti - Photo by Metro.co.uk

Semifinali e finali

Nella prima semifinale il London Metro ha affrontato gli scanesi del Malmö, sette volte campioni di Svezia, che arrivavano alla manifestazione con due titoli nazionali vinti consecutivamente senza perdere neanche una sfida. Il derby nordico si è aperto con due reti in rapida successione nei primi tre minuti: vantaggio inglese con Glover e pareggio svedese con Ekström. Il primo tempo si è concluso sul punteggio di 1-1, nella ripresa tuttavia i Londinesi hanno alzato il baricentro, andando a segno altre tre volte prima di subire, a tempo quasi scaduto, la rete del definitivo 4-2. Nell’altra semifinale i tre volte campioni di Polonia del K. U. P. W. Hanno superato il Cagliari con il punteggio di 6-4. La finale per il terzo posto ha visto dunque di fronte Malmö e Cagliari: dopo il 2-2 dei regolamentari, sono stati i calci di rigore a decretare la vittoria degli svedesi.

In finale il London Metro ed il K. U. P. W. Hanno dato vita, davanti ad un pubblico di quasi quattrocento persone, ad una sfida equilibrata, decisa solo negli ultimi dieci minuti dal solito Glover, autore di una tripletta nel 5-2 che ha consacrato i londinesi come i primi campioni d’Europa della storia della specialità. Glover si è aggiudicato anche il premio di MVP del torneo ed il titolo di capocannoniere grazie alle sedici reti realizzate. Al di là del risultato, questo nuovo torneo europeo, organizzato seguendo tutte le normative volte a contrastare la pandemia, ha dato la possibilità a tanti ragazzi con disabilità visiva provenienti dai quattro angoli del Vecchio continente di incontrarsi e di condividere la passione per questo magico sport; ed è forse questo il senso più profondo della manifestazione, qualcosa su cui la UEFA dovrà seriamente riflettere.

di Michele Mele