Vivere una partita dell'Arsenal all'Emirates Stadium
Le goccioline
Appena prima di uscire di casa notiamo che la finestra inizia a riempirsi di goccioline, che in pochi secondi diventano sempre di più. Piove, accidenti. Anche se si vive a Londra non ci si abitua mai. Usciamo di casa ma appena chiudiamo la porta ci viene in mente che entrare allo stadio senza biglietto sarà un po’ difficile.
Recuperiamo i biglietti e con grande sorpresa notiamo che la pioggia si affievolisce, bene. In occasione della partita – Nottingham Forest, valida per il terzo turno di Carabao Cup, abbiamo speso la modica cifra di 10£ a biglietto.
Giornata fortunata
Andare all’Emirates Stadium con 10£ capita raramente. Qualche giorno prima del match ci abbiamo provato: curiosando sul sito ufficiale dell’Arsenal, abbiamo notato che per la sfida di Carabo Cup non serviva la Membership, i biglietti andavano da un minimo di 10£ a un massimo di 20£. Come si usa da queste parti allo stadio si va in metro.
In fila ai tornelli
Più precisamente utilizziamo l’Overground, la linea arancione di superficie, scendiamo ad Highbury e Islinghton, capolinea.
Ci incamminiamo verso lo stadio, assieme ai tifosi dei Gunners, il clima pre-partita ad Ashburton Grove è sempre particolare, una fiumana di persone che converge da più direzioni. I pub intorno e i locali brulicano di gente, tutti con in mano un bicchierone di birra, la London Pride. Dopo una quindicina di minuti arriviamo davanti allo stadio. L’Emirates è sempre splendido. Ci mettiamo in fila ai tornelli.
Il settore caldo
Dopo poco entriamo e ci mettiamo alla ricerca del nostro settore, North Bank Turnstile D Blocco A Fila 18 Posto 197, abbiamo scelto di mischiarci ai tifosi più caldi dei Gunners per vivere la partita da una prospettiva diversa. La partita è a senso unico con i Gunners che tengono sin da subito il pallino del gioco e si riversano nella metà campo avversaria. Stadio pieno, grande atmosfera, i tifosi del Forest sono numerosi e rumorosi, come sempre. Il pubblico dei Gunners si scalda al 30’ quando Martinelli sblocca il risultato con un colpo di testa preciso, 1-0 Gunners.
La sala interreligiosa
A fine primo tempo ci concediamo una birra, mentre ci guardiamo intorno a caccia di qualche dettaglio, la nostra attenzione viene catturata da un’insegna che indica l’ingresso di una sala interreligiosa, all’interno dello stadio. Sì, avete capito bene.
Ritorniamo nella nostra postazione per assistere alla ripresa, ricca di gol. Gli ospiti resistono fino a 20 minuti dalla fine ma Holding al 71’ chiude i conti. Willock al 77’ rende il punteggio più rotondo.
Sulle ali dell'entusiasmo
Arsenal che sulle ali dell’entusiasmo mette a segno anche il quarto sigillo con Nelson al minuto 84. Il nostro settore è carico, in contemporanea si seguono le vicende dei rivali di sempre, gli Spurs che a Colchester se la giocano ai rigori.
Al 92’ arriva il quinto gol di Martinelli, l’Emirates s’infiamma ed esulta due volte, tutti guardano il tabellone, Spurs eliminati dalla Carabao Cup, festa.
La nostalgia prende il sopravvento
È un vero peccato per il vecchio Highbury, la nostalgia talvolta prende il sopravvento, ma dobbiamo ammetterlo, l’Emirates è uno stadio favoloso. Il deflusso fuori dallo stadio è rapido, tifosi di casa e ospiti escono insieme senza nessun problema.
diAntonio Marchese