Il Chelsea chiama. Il West Ham risponde. Facendolo da grande squadra. Qual'è quella di Moyes da settembre a questa parte. Lingard e Dawson consegnano la vittoria numero quattordici agli Irons, che non perdono terreno dalla zona Champions. I Blues - vittoriosi nel pomeriggio contro l'Everton - distano sempre due punti. Sconfitto e rimandato al London Stadium il Leeds di Bielsa.

I londinesi si affidano alla fisicità di Antonio in attacco, e alla fantasia di Lingard e Benrhama sulla trequarti, abili come sempre a cucire il gioco tra il centrocampo e la prima linea. Il Leeds invece si schiera col 4-1-4-1 che in fase d'attacco si trasforma in un 'loco' 3-3-4. Atteggiamenti spregiudicati da ambo le parti. E la gara non può che essere spettacolare. E riservare mille e più emozioni. Nei primi 7' il VAR è protagonista. Perchè annulla due gol ai viaggianti: a Roberts e a Bamford. Tutto giusto. Non sta a guardare però il West Ham. Che scampato il (doppio) pericolo, inizia a fare la sua partita. E quando attacca, a folate, crea sempre scompigli. E al 21' Ayling arresta con le cattive una serpentina di Lingard. E' rigore, solare. Lo stesso Jesse si presenta dal dischetto ma tira male e Meslier para. Non trattiene però, e l'ex jolly dello United si avventa sul cuoio come un avvoltoio e ribatte in gol.

Sospiro di sollievo per gli Hammers che beneficiano del vantaggio e fanno ancora meglio. Quando la capocciata di Dawson al 29' porta in dote il raddoppio, Moyes pregusta già il successo. Ma la serata è lunga e impegnativa per quelli in 'claret and blue'. Perchè gli uomini di Bielsa corrono, giocano, e hanno sempre le idee chiare. Peccato che Bamford sia di luna storta. Nel recupero addirittura Dawson sfiora la doppietta personale: ancora capocciata, questa volta è il palo a rispondere 'no'.

West Ham
Esultanza West Ham - Photo by official Twitter West Ham

In avvio di ripresa gli ospiti si presentano con due novità: Alioski ed Harrison, per Klich e Helder Costa. Bamford sfiora subito il palo col sinistro. Ma ha lo specchio della porta completamente aperto. Si mangia le mani il giocatore di Bielsa. Errore da matita blu. Mentre Raphinha con la rovesciata da 'album Panini' impegna severamente Fabianski. Partita bellissima, senza un attimo di sosta. Perchè le occasioni da gol si susseguono come le emozioni che prova un bimbo quando varca per la prima volta nella sua vita un cancello di un parco divertimenti. Fornals 'droppa' dai 35 metri. Meslier battuto, ma c'è la traversa a mettersi di 'traverso' tra l'argentino ed il gol. Si resta sul 2-0. Con Bowen che da fiato ad un esausto Benrahma. Ma il Leeds ci prova comunque fino alla fine. Ancora con Bamford, in una di quelle serate che più storte non si può, e con Harrison che per un pelo non propizia il goffo autogol di Coufal. Dawson sulla linea spazza l'area. Apponendo la ceralacca ad una prestazione magistrale.

Al 93' l'arbitro Dean fischia tre volte, e manda in estasi il West Ham che accatasta un'altra vittoria e continua a vivere una stagione da sogno. Di questi tempi, lo scorso anno, lo spettro della Championship era più vivo che mai. Oggi, nell'east London, si pensa a tutt'altro. E sono pensieri molto, ma molto più dolci e piacevoli.

di Andrea Indovino