E' venerdì mattina e durante il viaggio giornaliero che mi porta da casa a lavoro, penso a cosa fare il giorno dopo che sono libero. Leggendo il giornale gratuito che trovi sui mezzi di trasporto londinesi, noto la figura di una nave che pubblicizza un museo di cui non avevo mai sentito parlare: ilLondon Docklands Museum.

Incuriosito da questa figura che mi ha tanto ricordato mio nonno Ettore che era un capitano di marina, e che ha guidato molte navi nei mari italiani e internazionali mi sono deciso a visitarlo.
Oltre a questo scopro che in questo sabato gioca anche ilMillwall, che è la squadra che è nata in uno dei famosi "Docks" del porto diLondra. Così per accontentare anche la mia passione per il calcio, ho deciso di aggiungere la partita dei Lions nel mio programma sabatino. Con questa prospettiva del giorno dopo sono entrato contento al lavoro.
E così arriva sabato mattina e nonostante sia un giorno di riposo, mi sveglio presto per cominciare questa lunga avventura che mi porterà alla scoperta di una parte di Londra di cui conoscevo poco e niente.
Cosi dopo un caffe nei pressi diOld Streetmi avvio alla fermata della metro diBank, dove prendo la lineaDLRche mi porterà alla stazione diWestferry. Arrivato alla fermata mi incammino verso il luogo del museo, e durante il cammino noto che dalla stazione i grattacieli dellaHSBCe dellaJP Morgancapeggiano nello Skyline che si delinea davanti ai miei occhi.

Il museo si trova a cinque minuti di cammino dalla stazione, ed è situato in uno dei famosi magazzini diWest India Quayche anticamente era uno dei Docks più attivi del porto di Londra.
Il suddetto magazzino è chiamatoWarehouse No. 1ed era uno dei magazzini più attivi del porto all'interno del quale venivano messe in rimessa le navi, e venivano conservati tutti i beni che venivano importate dalleIndie, dallaGiamaicae dallaCina. Infatti si trattava di uno dei più grandi magazzini dove venivano stoccati il Te e lo zucchero.

Oltre a questo però il Dock diWest India Quayaveva anche una fama negativa; da quel luogo infatti partivano le navi che andavano inAfricaalla ricerca di schiavi da portare inGiamaicaper lavorare nei campi di zucchero.

Durante la visita dentro questo palazzo di stile Georgiano camminando nei suoi corridoi dove sono esposti modelli di navi, foto, pannelli che raccontano la storia, documenti e vari oggetti usati nei vari magazzini, veniamo colpiti e immaginiamo come poteva essere Londra allora, che ci da sempre l'impressione che come oggi Londra sia una città molto attiva a livello commerciale, grazie al suo immenso porto nel fiumeTamigiall'interno della famosaIsle Of Dogs(che prende questo nome dal latinoCanis). Percorrendo le stanze percorriamo come se fossimo dentro una macchina del tempo la storia di questo porto, dalle origini, al passato commerciale e coloniale, al suo ruolo strategico durante seconda guerra mondiale (una parte venne distrutta dai bombardamenti tedeschi), fino al declino negli anni 60', fino alla chiusura di alcuni Docks, che causarono le proteste degli abitanti delle zone limitrofe la maggior parte dei quali perse il lavoro.

La struttura inoltre da anche spazio alle persone che popolavano quella zona, che fa parte dell'est diLondrae che era unaMelting Potdi componenti etniche e culturali composta dai lavoratori del porto e dalle loro famiglie, ma anche da persone provenienti da altri paesi del mondo. Un'esperienza che ci trasmette un senso di vivacità che da sempre contraddistingueLondra, che già allora poteva essere considerata una città multietnica.

Il porto in quei tempi veniva considerato come una città a se (come la City), che si espandeva in circa 22 chilometri quadrati e che era composta dagli attualiBoroughsdiTower Hamlets,Newham,Southwark,Lewisham, eGreenwich; ma anche daiDockscome il già citatoWestIndia Quay, ilSurrey Commercial Docks(anticamente chiamatoGreenland Docksche era molto più grande diGreen Park), ilSt. Katharine Docks, ilRoyal Victoria Dock, ilRoyal Albert Dock, iTilbury Dockse ilMillwall Docks.ceh
Ed è proprio in quest'ultimo Docks che nasce la squadra che noi oggi conosciamo tutti come ilMillwall. Originariamente chiamataMillwall Rovers,viene fondata dagli impiegati dellaJ.T Morton.si tratta di una delle tante compagnie portuali scozzesi nata adAberdeenche riforniva di cibo le navi che attraccavano nel porto della città scozzese. Una compagnia che ebbe tanto successo che decise di aprire una sede nel porto diLondra, proprio nelMillwall Docks.La sede londinese era una raffineria (il tipo di magazzino dove il cibo viene lavorato e conservato in maniera tale da dargli una scadenza molto più lunga, attraverso una trasformazione alimentare), la cui maggior parte di impiegati erano originari diDundee.
Come tutti sappiamo ilMillwallè più famoso per le interperanze dei suoi tifosi che per i successi sportivi della squadra. Infatti tutto cominciò durante le proteste contro la chiusura del Docks, che proprio dalle parti diMillwallfurono molto accese. La conseguente chiusura del Docks causò molti disoccupati, ed è proprio in questo contesto che sono nati i famigerati Hooligans del Millwall. I tifosi trovavano negli scontri allo stadio il loro modo di sfogare le frustrazioni causate dalla disoccupazione e dal contesto sociale abbastanza duro, vista che la zona dopo la chiusura del Dock era in condizioni davvero di degrado.
Dopo una mattinata al museo, si avvicina il momento della partita cosi mi riavvio alla stazione diWestferry, e dopo un cambio aShadwellarrivo a destinazione presso la stazione diSurrey Keys,che si trova a dieci minuti a piedi dalThe Den.
Durante il cammino c'è sempre il rito della pinta pre-partita, e questa volta scelgo un pub vicino la stazione che si chiamaThe Surrey Docks.Un pub all'interno del quale troviamo delle testimonianze del passato portuale della zona, ma anche di alcuni personaggi celebri che sono cresciuti nelle zone circostanti come il meteorologoJames Glashier, l'ingegnereMarc Brunel(che costrui la prima galleria che passa sotto il Tamigi e che si trova nella vicinaRotherhite) e l'attoreMichael Caine(che noi ricordiamo per la sua intepretazione nel film calcisticoFuga per la vittoria).

Oggi ilMillwallaffronta ilWBA, una gara molto difficile per iLionsreduci da tre sconfitte consecutive che affrontano una delle candidate alla promozione inPremier League. Nonostante le tre sconfitte consecutive ilThe Denè quasi tutto pieno, e i tifosi si fanno sentire già dal pre-partita. Nella partita di oggi è prevalsa la voglia di riscatto deiLions, che hanno fatto loro la partita concedendo poco agli avversari, che si sono di fatto resi pericolosi solo in due occasioni conCarrolleGrantche sono stati fermati da un reattivoBialkowsky.

IlMillwallsi sblocca nella ripresa con una rete di rapina diBennettche fa esplodere ilThe Den, con il Millwall che taglia le gambe aiBaggies.Il Millwall cosi ne approfitta e chiude di fatto la partita dieci minuti dopo conAfobe,che prende il tempo ai difensori delWBAe batteButtoncon un preciso rasoterra che termina all'angolino. Una vittoria che riaccende l'entusiasmo a South Bermondsey, con i Lions che si rilanciano in classifica.

Nella via di ritorno si vedono tante facce felici in una fiumana di gente che riempie i pub e i ristoranti per festeggiare la vittoria ottenuta contro iBaggies.
Nonostante le tante vicissitudini storiche, la gente delleDocklandsrimane sempre attaccata alla propria squadra locale, che da sempre fa parte del contesto sociale di questo storica zona londinese.
E' stata una giornata che oltre ad arricchirmi di emozioni mi ha fatto capire che anche zone sconosciute ai turisti sono parte della storia di questa immensa metropoli.
DiAlberto Zingales