Il Calcio è per Tutti


Innumerevoli studi hanno dimostrato che fare sport porta sensibili benefici alle capacità di mobilità ed orientamento delle persone con patologie della vista. Per questo esiste, ormai da decenni, una versione del futsal, comunemente chiamato anche calcio a 5, pensata per gli ipovedenti, la quale non differisce molto da quella standard.

Si è appena conclusa, nella suggestiva cornice del complesso polisportivo nazionale di Seul, la prima edizione del Mondiale per Club per Ipovedenti, un torneo che ha visto partecipare sei squadre appartenenti alle sei federazioni che prendono parte all’equivalente manifestazione FIFA per persone dalla vista perfetta; tra di esse, in rappresentanza del vecchio continente, i campioni d’Europa del London Metro.
I Gironi
Sono stati sorteggiati due gironi da tre squadre ciascuna, ogni squadra ha affrontato le due avversarie del proprio girone una sola volta e le vincitrici dei due raggruppamenti hanno disputato una finale secca per assegnare il primo titolo mondiale per club della storia. I londinesi, da subito apparsi una delle squadre favorite del torneo, sono stati inseriti in un girone di ferro con i campioni d’Africa dell’ U. S. Rabat (Marocco) ed i campioni sudamericani della Fluminense (Brasile).
La prima sfida del London Metro, quella con la compagine marocchina, si è rivelata più complessa del previsto, ma, dopo un combattuto primo tempo terminato sul 2-2, i britannici hanno ingranato la quinta, chiudendo col punteggio finale di 5-2 grazie ad una tripletta del bomber Edward Glover. La sfida con la Fluminense è iniziata nel migliore dei modi per i londinesi, avanti 2-0 all’intervallo, ed è proseguita ancora meglio grazie ad un paio di errori del portiere carioca; 6-1 il punteggio finale in favore dei campioni d’Europa.

La Finale


Nel frattempo, l’altro raggruppamento si è chiuso con la vittoria dei giapponesi dell’Urawa, campioni d’Asia in carica. La finale tra il London Metro ed i nipponici è iniziata con una fase di studio prolungata, il punteggio si è sbloccato solo all’ultimo minuto del primo tempo, quando Michael Patterson ha spiazzato un difensore avversario con una finta e ha spedito la palla all’incrocio dei pali.
Nella ripresa i giapponesi hanno preso d’assalto la metà campo dei londinesi, esponendosi alle ripartenze dei britannici. Sono stati proprio due contropiedi, entrambi finalizzati da Glover, capocannoniere del torneo con 8 reti in tre partite, a chiudere l’incontro, inutile il goal della bandiera del 3-1 realizzato da Furukawa negli ultimi minuti. Così, dopo aver conquistato il titolo europeo, il London Metro conquista anche il mondiale, dopotutto, football it’s coming home.

Una Piccola Osservazione


Nonostante la morte di Elisabetta II e tutto ciò che ne consegue, Riverside Radio, una delle principali emittenti radiofoniche londinesi, ascoltata anche nel resto della nazione, ha trasmesso in diretta la finale con tanto di commento tecnico di Alan Kimble, poliedrico difensore che molti ricorderanno, anche in Premiership, con le maglie, tra le altre, di Charlton Athletic, Wimbledon e Dagenham & Redbridge.
Il fatto che una radio commerciale, interessata ad eventi e programmi che portino audience, abbia scelto di raccontare questa finale è l’ennesima prova del seguito di cui il cosiddetto parasport gode oltremanica e dell’attenzione che in Gran Bretagna si presta alle persone con disabilità ed ai processi di inclusione. Notevole anche il supporto della popolazione del paese ospitante; circa 250 spettatori neutrali coreani hanno riempito gli spalti per l’atto finale del torneo.
diMichele Mele