Preview


La Gazprom Arena di San Pietroburgo ospita la gara tra Zenit e Chelsea, ultimo incontro valido per il raggruppamento H della Champions League; sfida che rappresenta l'addio alla competizione della squadra russa ( che in a meno di mirabolanti imprese del Malmo a Torino, continuerà l'avventura europea in Europa League) e che deciderà la posizione in classifica dei detentori del titolo. Se il Chelsea vincerà, sarà certamente primo posto, in caso contrario e concomitante successo della Juventus, i blues chiuderanno al secondo.

Pensieri


Pensieri, ma nulla in confronto a quelli di un Tuchel oramai passante più tempo nell'infermeria che nei campi di Cobham: Kantè, Chilwell, Jorginho, Chalobah più un Kovacic che, dopo appena un giorno di allenamento svolto con il gruppo al rientro dall'infortunio muscolare, è risultato positivo al Covid nel test del lunedì sera, il bollettino con cui il tecnico affronta la trasferta russa. Le scelte per il match odierno sono limitate e l'allenatore tedesco opta per Azpilicueta-Christensen-Sarr come trio difensivo, centrocampo affidato alla inedita coppia Barkley/Saul, fasce a cura di James e Hudson-Odoi con attacco formato da Mount, Werner e Lukaku.

Primo tempo


Dopo appena due minuti Timo Werner timbra il cartellino e sblocca il punteggio in favore dei blues. I padroni di casa spingono sull’acceleratore e al 36’ arriva il pareggio firmato Claudinho. Al 41’ colpo di scena e ribaltone con la rete di Sardar Azmoun, che sfrutta l’assist di Malcom.

Secondo tempo


Il Chelsea non demorde e nella ripresa chiude i padroni di casa, che subiscono la rete del 2-2 ad opera del ritrovato Romelu Lukaku, che ricompare sul tabellino marcatore dopo tempo immemore. Timo Werner confeziona il 3-2 all’84’ gelando lo stadio, in perfetta sintonia con le temperature gelide. Lo Zenit perç acciuffa la rete del definitivo 3-3 al 95’, Ozdoev gonfia la rete. I Blues scivolano al secondo posto del girone lasciando il podio alla Juventus. Ora si aspettano i sorteggi per capire chi sarà l’avversario della squadra di Tuchel agli ottavi di finale.
diAntonio Marchese