Il sogno del Wycombe di eliminare il Tottenham dall'FA Cup è morto. Svanito, d'impeto, sotto i colpi di Winks e Ndombele in una fredda nottata del 25 Gennaio 2021. Ma i Chairboys hanno ammainato bandiera bianca con onore. Non sono sembrati una squadra in crisi, capace di vincere solo tre delle ultime 23 partite disputate nella Championship 2020/2021

Ma la vera star della serata, ad Adams Park, non è stata Harry Kane. E neppure Son o Bale. La vera star non ha indossato un kit da gioco. Ma un giubbotto di pelle, da motociclista, con camicia nera attillata e il collo scoperto, seppur la temperatura nel distretto locale del Buckinghamshire abbia accarezzato gli zero gradi. Stiamo parlando dell'allenatore del Wycombe, il bizzarro Gareth Ainsworth. Riguardatelo, se vi fosse sfuggito. Ammiratelo, e rifatevi gli occhi. Feast your eyes.

Ainsworth
Ainsworth stringe la mano a Mourinho - Photo by official Twitter Wycombe Wanderers

Contro gli Spurs, non ha indossato i fortunati stivali di pelle di serpente rosso che ha avuto con sè per la finale dei play-off di League One a Wembley l'anno scorso. Quando la sua squadra è stata promossa per la prima volta in 133 anni di storia in Championship. Ainsworth guida il club con sede poco fuori Londra dal 2012, ed è il più longevo tra gli allenatori della Football League. In età fanciullesca aveva l'ambizione di diventare una rockstar, ed è quasi andato in quella direzione. Sua mamma è stata una cantante professionista, negli anni Sessanta. E' stato coinvolto in svariati gruppi, durante la sua carriera da giocatore, e il primo è stato APA con i compagni di squadra ai tempi della militanza al Wimbledon.

Successivamente, ha cantato e suonato la chitarra con Dog Chewed The Handle e Road To Eden. Diventando poi nel 2019 la voce del gruppo Cold Blooded Hearts. Una passione smisurata per la musica, che ha però coltivato part-time, parallelamente al calcio. Sport che gli ha offerto lavoro. Dapprima come calciatore, a buoni livelli vestendo le casacche, tra le tante, di Cambridge United, Preston, Wimbledon, QPR, Wycombe, e poi come allenatore, proprio con Hoops e Chairboys. Ma nella sua routine, questi due suoi amori si incontrano, per fondersi: ed i giocatori del Wycombe spesso si allenano a ritmo di rock 'n' roll. Tra una ripetuta e l'altra, è facile ascoltare i 'The Who', oppure farsi trasportare e cullare in sala pesi dai Rolling Stones.

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Ainsworth con la maglia del QPR - Photo by official Twitter QPR

Ainsworth, sin dai tempi della militanza al Wimbledon, è anche conosciuto come 'Wild Thing', nomignolo assai curioso, affibbiatogli in gentile concessione dagli allora compagni di squadra, per la sua abitudine a giocare a golf, prima e dopo le partite. Per scaricare l'adrenalina dal corpo e dalla mente, ha sempre sostenuto.

Un uomo dalle mille sfaccettature. Mai banale. A cui piace essere se stesso, a dispetto di ciò che pensa la gente. "Sono lo stesso di quando ero ragazzo, seppure io abbia adesso 47 anni. Da adolescente, sono stato sempre fedele al calcio e al rock 'n'roll, seppur le distrazioni erano tante. Feste da ballo, festini improvvisati in garage, acid house. Ero popolare, essendo un calciatore, ma sono rimasto fedele a quello che ero. Ed oggi sono lo stesso. I giocatori arrivano all'allenamento, fanno capolino in palestra e non si spaventano se ascolto musica mentre dirigo la seduta. Sono un positivista nato. E cerco di essere un esempio per i miei ragazzi".

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Striscione per Ainsworth - Photo by official Twitter Wycombe Wanderers

Un personaggio bizzarro, ma tanto benvoluto oltre la Manica. E amato visceralmente dai tifosi del Wycombe. Lo testimonia questo striscione, che aleggia dalle parti di Adams Park. 'Wild Thing, I....think I love you'.

di Andrea Indovino