A spasso per Londra: Full English Breakfast, come e dove mangiarla
A Londra si trova praticamente ovunque, nei pub, nei bar e nella maggior parte dei locali in cui c'è la possibilità di sedersi a un tavolo. La colazione è il pasto più importante della giornata. Allora sedetevi comodi e mangiate a volontà. La full english breakfast in perfetto stile inglese è un agglomerato calorico senza eguali: fagioli, pomodori e funghi appena scottati, due/tre fette di bacon affumicato, due/tre salsicce, due uova al tegamino, pane tostato e una porzione abbondante di black pudding.
Abbondanza allo stato puro. Il vero inglese esagera con una bella spruzzata di ketchup sulle uova. Il piatto è enorme, quasi sproporzionato e solitamente ha più l’aspetto di un vassoio da portata. La colazione all'inglese ormai la fanno un po' tutti e per i turisti è diventata una vera e propria moda. I pub la servono guarnita, quasi come un piatto gourmet, ma per testare la vera English Breakfast vi consigliamo di fare un salto nelle zone un po' più periferiche, lontano dagli sfarzi del centro. Andate alla ricerca di quei pub che trasudano storia, magari quelli con le insegne un po' sbiadite e con i muri che odorano di calce e birra. Certo è che non avrete il lume di candela e la classica moquette sotto i vostri piedi renderà il tutto meno romantico, ma questi sono i posti migliori.
Qui non si bada alle porzioni e con 5£ servono la English Breakfast tradizionale. Se non siete sazi, aggiungendo una sterlina vi arriverà la famosa Full English Breakfast, ovvero un piattone iper-calorico. In alcuni locali ci aggiungono anche dei pancakes. La cosa curiosa è che nei posti più tipici avrete un menu con le calorie corrispondenti ai piatti, come a 'incoraggiare il cliente a mangiare sempre di più'. Il menu è vario e comprende anche la Ulster Fry, che include il Soda Bread (tipico pane irlandese preparato con bicarbonato di sodio). La colazione scozzese invece propone una focaccina tattie, ossia una focaccia di patate e una fetta di haggis composta da frattaglie di pecora; la colazione gallese presenta il laverbalread (pane a base di alghe), mentre la colazione della Cornovaglia viene servita con pudding di maiale ovviamente della Cornovaglia, presentato sotto forma di salsiccia.
La tradizione della colazione risale al Medioevo, tempo in cui c’erano solo due pasti al giorno, colazione e cena. La colazione veniva servita a metà o tarda mattinata e quasi sempre consisteva in pane e burro, seguito da un boccale di birra e da carne fredda. Una sontuosa colazione veniva spesso servita alla nobiltà in occasioni speciali o cerimonie.
In epoca georgiana e vittoriana, la colazione divenne una parte fondamentale della vita quotidiana, in particolare prima delle feste di tiro e delle battute di caccia. Oltre a uova e pancetta, che è stata inserita nel piatto nel XVIII secolo, la colazione fu arricchita con interiora di animali come reni, lingua e intestino.
La full english breakfast divenne un’abitudine anche per
la classe media operaia. Prezzi modici e cibo in abbondanza. Il duro lavoro e le ore passate nelle fabbriche durante la Rivoluzione Industriale resero necessario un sostanzioso primo pasto che forniva le giuste energie per tirare fino a sera. Fu così che la colazione approdò come piatto principale e simbolo della working class, in modo particolare nelle periferie londinesi.
di Antonio Marchese