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26/07/2020. Chelsea e Wolverhampton si giocano, nell'ultimo turno di un torneo condizionato dalla pandemia, le chances di conquistare l'Europa: un posto in Champions i blues, uno slot in Europa League le wolves. Avranno la meglio gli uomini di Lampard che, grazie alle reti di Mount e Giroud, entrambe nei minuti finali della prima frazione, brindano alla qualificazione nella massima competizione continentale chiudendo al terzo posto( parimerito con lo United).

27/01/2021. Cento quarantasette giorni dopo, è sempre Chelsea-Wolverhampton. Sembra passato un secolo, in realtà sono appena sei mesi. In cui è successo un pò di tutto. Specialmente nelle ultime ore. Oggi non ci si gioca l'Europa, per i blues, no. Ci si gioca l'orgoglio. La fama. la reputazione. L'esonero di Lampard risuona ancora nell'aere, le "acque di Stamford Bridge" sono ancora mosse, ma non c'è tempo per "i se è per i ma". Il football chiama. I blues devono rispondere, con un condottiero teutonico al loro comando.

Tanto possesso blues, pochi tiri

La prima di Tuchel è caratterizzata da un ritorno alla difesa a tre, in cui Azpilicueta ritrova la posizione di "contiana memoria", Jorginho e Kovacic costituiscono la cerniera di centrocampo e Ziyech e Havertz stazionano alle spalle di Olivier Giroud. La novità è rappresentata dal ruolo di Hudosn-Odoi, schierato su un out destro che il ragazzo deve coprire nella sua totalità. Un ruolo che mai aveva coperto prima in carriera. L'intuizione si mostra interessante, se vero è che il numero 20 dei blues è di gran lunga il migliore di un primo tempo che i londinesi giocano bene, pur senza trovare però l'acuto vincente.

Le appena ventiquattro ore trascorse dall'assunzione dell'incarico, non permettono alcun reale impatto per le idee del tecnico, eppure quello che si vede, specialmente nella prima mezz'ora , è un Chelsea convincente, veloce e dinamico. I padroni di casa dominano i primi minuti, tramite un imponente possesso di palla basatosi su tre costanti: l'ampiezza data da Hudson-Odoi, il dinamismo di Kovacic nel mezzo e la verticalità di Ziyech sulla trequarti. La compagine londinese pare lontana parente da quella vista nell'ultimo periodo, con molte unità della squadra che, improvvisamente, sembrano riaccese; come prima anticipato, la colpa del Chelsea rimane quella di non trovare la giocata vincente negli ultimi metri, cosicchè un colpo di testa di Rudiger ed un debole sinistro di Ziyech saranno le uniche occasioni che i blues porteranno a referto. La parità con cui si chiuderanno i primi quarantacinque minuti sarà figlia di questo e di un atteggiamento (sin troppo) prudente degli ospiti, capaci di osare qualcosa solamente nell'ultimo quarto d'ora.

Secondo tempo

I ritmi dei primi della ripresa sono più blandi, mentre aumentano quelli di una pioggia che fa da cornice al pomeriggio londinese; il copione rimane lo stesso, con gli uomini di Tuchel dominanti nel possesso palla e quelli di Nuno Espirito Santo attenti a non concedere spazi. La prima occasione, figlia dell'azione più bella dei locali, arriva al sessantesimo, quando Chilwell spara alle stelle da buona posizione l'assist d Havertz ben pescato da Kovacic. Dieci minuti dopo Mendy, evidentemente annoiato dall'inoperoso pomerigigo, regala agli ospiti un pallone che rischia di tramutarsi in vantaggio, con il tocco morbido di Pedro Neto che andrà a colpire la parte alta della traversa.

I primi cambi di Tuchel da allenatore dei blues giungono ad un quarto d'ora dalla fine, con l'ex Psg che inserisce Abraham per Giroud e Pulisic per Chilwell( con il conseguente trasloco di Hudson-Odoi sulla sinistra), per un atteggiamento ancor più offensivo dei suoi. Saranno prima Kovacic (destro da fuori area che sfiora il palo) , poi Hudson-Odoi (tiro respinto da Rui Patricio) ed in pieno recupero Havertz( colpo di testa ribattuto)a sfiorare una rete che non arriverà. Il "corso Tuchel" inizia con un punto, per una classifica che in casa Chelsea continua a non regalare sorrisi

Pierluigi Cuttica