In attesa del derby di Stamford Bridge tra Chelsea e West Ham, che incendierà il monday night di Premier League, si è giocato il quattordicesimo turno di campionato che vede materializzarsi alcuni risultati incredibili, a dir poco bizzarri.

Partendo dalla goleada che il Liverpool rifila al malcapitato Crystal Palace. Sette gol sette! Con protagonisti assoluti Firmino e Salah, entrambi autori di una doppietta a testa. Perdere ci può stare contro i campioni in carica, ma il modo in cui matura la sconfitta no. Eagles spente, confusionarie, pasticcione. Che prestano il fianco alle micidiali ripartenze dei Reds, i quali sguazzano felici tra il disordine tattico di Roy Hodgson.

Crisi senza fine per l'Arsenal. Un campionato fin qui disastroso per i Gunners, che vive un altro orribile episodio a Goodison Park. Sconfitta 2-1 a casa Ancelotti, per una squadra dall'encefalogramma piatto, incapace di reagire agli impulsi che offre la partita. 14 punti in 14 partite, media da retrocessione. Non solo: con 12 gol messi a segno l'attacco dei Gunners è tra i peggiori del campionato. Numeri atroci, potremmo andare avanti ancora, ma ci fermiamo qui. Evitiamo di girare il coltello nella piaga delle ferite del club del nord di Londra. Arteta rischia il posto. In realtà è sulla graticola da settimane, ma l'impressione è che al prossimo passo falso può realmente saltare il banco.

Il gol di Mina che ha sancito la sconfitta dell'Arsenal photo by Arsenal Twitter

Di diverso umore il Fulham. Che avrebbe meritato i tre punti a Newcastle, ed invece se ne torna da St Jame's Park con un pareggio e tanti rimpianti. L'autogol di Ritchie spiana la strada ai cottagers che sono puniti però da episodi sfavorevoli. L'espulsione di Andersen, ed il susseguente calcio di rigore trasformato dall'implacabile Callum Wilson, nella fattispecie. Siamo sicuri che la chiamata fosse corretta? I have doubts. Ma è un pareggio che allunga la striscia di risultati favorevoli per un Fulham partito male, ma che sta carburando come un performante motore diesel.

La domenica vede invece protagonista (in negativo) il Tottenham. Voglia di riscatto dopo l'insuccesso di Anfield. Sete di rivalsa. Ed invece gli uomini di Mourinho si imbattono in una nuova sconfita. Un Leicester pratico e sbarazzino raccoglie l'intera posta in palio al Tottenham Hotspur Stadium, in una gara non bella come ci si aspettava alla vigilia. Di colpo, gli Spurs si allontanano dalla vetta, -6 dal Liverpool, e cedono anche i posti d'onore alla concorrenza. Viene in soccorso la coppa di Lega, con l'ostacolo Stoke City non insormontabile, che se superato potrà ridare del sollievo alla truppa dello Special One.

Contrasto di gioco - Photo by Tottenham

Il programma è completato dal blitz del City sul bordo meridionale dell'isola. A Southampton è Sterling a rendere gioioso il pomeriggio di Guardiola. Mentre fanno molta meno fatica Manchester United ed Aston Villa a superare rispettivamente il loco Leeds di Bielsa (con doppietta sprint di McTominay) ed il 'fresco' West Bromwich di Allardyce. Pareggio anonimo, infine, tra Brighton e Sheffield United che mette dietro la lavagna entrambe.

Oltre al derby che vedrà contrapposte le fazioni capeggiate da Lampard e Moyes, il lunedì di Premier offre nel pomeriggio un attraente Burnely-Wolverhampton. Non che le due squadre stiano offrendo pennellate di calcio spettacolo. Ma la cornice di Turf Moor, la storica casa dei clarets, quella si, lo regala sempre, così tanto da rischiare ogni volta di farne indigestione. Spettacolo, magìa. Quella che sa regalare solo il calcio inglese.

di Andrea Indovino