La storia dello Steal City derby, il derby dell'acciaio
Lo Steal City derby: Sheffield United vs Sheffield Wednesday

Sheffield, città situata nel South Yorkshire, più comunemente chiamata la città dell’acciaio, deve il suo nome al fiume Sheaf che taglia in due la contea. La città vive tra working class, calcio e passione. Questa è la storia del derby dell'acciaio, lo Steal City derby.
La grande depressione
Dopo lo sviluppo e il giovamento della Rivoluzione Industriale, la città fu investita dalla Grande Depressione, la crisi economica che colpì molte città britanniche. In città tutti si dovettero rimboccare le maniche per non soccombere alla crisi, a cavallo tra il 1950 e il 1960 molti tra i quartieri più poveri della città vennero distrutti, per far posto a cantieri, acciaierie e case popolari destinate agli operai. La manodopera era l’asse portante che teneva in piedi l’economia cittadina. Attorno al 1980 ci fu una concorrenza spietata dei cinesi e l’incremento della tecnologia portò alla chiusura di moltissime acciaierie, creando disoccupazione e povertà. La città di Sheffield cadde nel baratro, portandosi dietro anche le due squadre di calcio.

Sheffield
Ma partiamo dall'inizio. Intorno a metà Settecento bei sobborghi cittadini alcuni fabbri idearono una nuova tecnica per la produzione di acciaio damasco, prodotti pregiati e manodopera di grande qualità. Sheffield fu ribattezzata la città dell'acciaio dopo l'introduzione dell’Old Sheffield, tecnica in cui lastre di rame venivano placcate con l'argento atttaverso il calore. Questo nuovo modo di rendere l'acciaio raffinato spopolò in tutto il mondo, così Sheffield divenne fiore all'occhiello nell'industria e nella produzione ferrosa. Tra i fumi delle fabbriche e le raffinerie, gli operai però si dilettavano a tirare calci a qualcosa di ovale, che poi divenne più tondeggiante. Era il 24 Ottobre 1857 quando proprio a Sheffield nacque lo Sheffield Football Club. William Prest e Nathaniel Creswick fondarono la prima squadra di football del mondo. Il gioco del calcio divenne celebre anche nelle campagne. Per giocare furono istituite le Sheffield Rules: prima una corda sollevata su una traversa di legno, poi arrivò la regola del fuorigioco, successivamente nacquero i corner e le punizioni. Se qualcuno cadeva invece vicino alla porta aveva diritto a tirare da fermo senza l'opposizione di avversari, il calcio di rigore.
Passione e working class
Il football iniziò a diventare sport, tra l’Ottocento e il Novecento, operai e lavoratori si appassionarono talmente tanto a quel gioco da creare altre due piccole squadre oltre allo Sheffield FC, ovvero lo Wednesday (4 settembre 1867) e lo Sheffield United (22 marzo 1889). Le due nuove squadre divennero sempre più numerose, discapito del vecchio Sheffield FC che scivolò tra i dilettanti. Negli anni a seguire Sheffield visse tra industrie e football, con la città divisa in due tra lo Sheffield United e lo Sheffield Wednesday, tra Blades e Owls. La città dell'acciaio però fu martoriata e affossata dalla Grande Depressione, il calcio a Sheffield rimase sintomo di speranza soprattutto per il Wednesday che nel 1934 vinse il titolo ridando il sorriso a una parte della città.

Sheffield non è Londra
Tra il 1936 e il 1946 però entrambi i club smisero di giocare a calcio a causa della Guerra. Le fabbriche di acciaio divennero fabbriche dedite alla produzione di munizioni. All'inizio degli anni cinquanta la città tornò a respirare, chi si era trasferito in campagna cercò di rientrare nel centro cittadino per iniziare una seconda vita fatta di lavoro e sacrificio. Sheffield non era Londra. Alla fine degli anni novanta avvenne qualcosa di davvero inaspettato. Mike McDonald, il presidente dello Sheffield United propose a Dave Richard, presidente dello Sheffield Wednesday, di unire i due Club e fondare una sola squadra, che avrebbe potuto giocarsela con tutte le squadre di blasone della Premier League. L’accordo tra i due presidenti prevedeva la costruzione di un nuovo stadio vicino all’aeroporto della città, in una zona mineraria. Si pensò persino alla nuova divisa della squadra, rosso-blu, squadra che avrebbe rappresentato la città di Sheffield, in barba alla crisi economica e alle super potenze come Manchester United e Arsenal.
Ritorno alle origini
I tifosi delle due squadre di Sheffield reagirono, come da previsioni, molto male, istituendo anche un sondaggio in cui il 97% si dimostrò contrario alla fusione. Gli Owls del Wednesday e i Blades dello Sheffield dissero no al calcio moderno e milionario e vollero mantenere le loro origini. La gente di Sheffield era consapevole che per entrambi i Club sarebbero stati anni bui, le due squadre infatti rimasero indebitate per milioni di sterline, precipitando nelle serie minori. La dignità della città, rimasta povera nel periodo della Grande Depressione, era rimasta intatta. Il calcio a Sheffield ha sempre mosso sentimenti forti, volti a quel senso di povertà che ormai è diventato quasi un vanto da quelle parti. Lo Steel City Derby rimane ancora oggi una rivalità di pura working class, con due tifoserie divise dai colori della stessa città e dal derby dell'acciaio.