Termina in parità la sfida tra Everton e Crystal Palace. Accade tutto nel secondo tempo. Prima James Rodriguez illude i padroni di casa, poi Batshuayi ripristina l'equilibrio. Per un match godibile, affrontato vis-a-vis da entrambe le fazioni. Carlo Ancelotti per l'occasione ritrova il fantasista colombiano James, e lo schiera sulla trequarti dietro la coppia di attaccanti Richarlison/Calvert-Lewin. E invece Hodgson si presenta a Goodison Park con un 4-4-2 molto offensivo. Con in campo contemporaneamente Eze, Ayew, Benteke e Zaha.

L'Everton domina per lunghi tratti la scena del match. Accatastando palle gol su palle gol. Nei primi 45' sfiora almeno cinque volte il vantaggio. Ma James, Richarlison e Calvert-Lewin falliscono buone chance davanti a Guaita. Soprattutto gli ultimi due si divorano gol più semplici da realizzare che da fallire. Mentre il Crystal Palace fa partita d'attesa. Quando attacca tiene in allarme la difesa dei Toffees, ma non crea mai pericoli veri e propri. Zaha e Benteke si specchiano troppo nel loro talento. E giocano una partita anonima. Poi nel secondo tempo gli uomini di Carlo Ancelotti oltre a continuare a fare gioco, fanno anche gol. Bravo James Rodriguez al 56' in mischia a mandare il pallone nella cruna dell'ago. Sfruttando l’assist di Coleman. E battendo un incolpevole Guaita. Gol speciale per il colombiano: il numero 100 in Europa. Vantaggio più che meritato per quanto visto in campo nella prima ora di gioco. Hodgson si sbraccia. Non è contento dei suoi. E prova a giocarsi la carta Mateta. Perchè l'attacco delle Eagles continua a battere in testa. E a produrre quasi zero. Fa capolino sul rettangolo verde anche Schlupp.

L'Everton è un pò troppo conservativo. Si culla sul vantaggio col minimo scarto. E non fa nulla per cercare di rimpolpare il bottino di giornata. Non che il Palace si sbatti per raddrizzare la partita. Entra Batshuayi nel Crystal Palace. Nel finale di partita. Ingresso decisivo. Perchè impiega soltanto due minuti per andare in gol e fare 1-1 all'86'. Diagonale fulmineo di piede sinistro. Palla all’angolino. Con Olsen disteso in tuffo ma a raccogliere quadrifogli. Gli ultimi minuti regalano ancora emozioni. Prima Richarlison sfiora il gol per i padroni di casa. Poi Batshuayi va vicino addirittura alla doppietta. Ma al triplice fischio finale le due squadre si dividono la posta in palio. Un punto che fa meno comodo all'Everton. In ottica piazzamento europeo. Buono invece per la compagine del sud di Londra. Che esce indenne da un campo storicamente ostico per le Eagles.

di Andrea Indovino