Chelsea - Newcastle 2-0: Giroud e Werner per una vittoria dal "sapore Champions"
Preview
La ventiquattresima giornata chiude i battenti a Stamford Bridge, dove il Chelsea di Thomas Tuchel attende il Newcastle di Steve Bruce per una gara che i padroni di casa non possono sbagliare. Le contemporanee sconfitte, infatti, di Liverpool, Everton e Tottenham, più i mezzi passi falsi di United e Aston Villa, offrono ai blues una occasione più unica che rara: vincere questa sera significherebbe, mesi dopo, di riaffacciarsi dal "balcone con vista Champions".
Per ottenere ciò il Chelsea deve sconfiggere un Newcastle in una posizione abbastanza tranquilla fino a ieri sera, quando, l'inatteso successo del Fulham a Goodison Park, ha ridotto a sette punti il margine di vantaggio dei Magpies sulla zona salvezza, cambiando le prospettive della gara odierna; i ragazzi di Bruce devono muovere la classifica, per i blues una gara insidiosa. Incontro che il tecnico tedesco affronta con l'ormai solito atteggiamento tattico, con Christensen per l'infortunato Thiago Silva, con la coppia (ormai titolare?) Jorginho-Kovacic nel cuore del campo e con Mount e Werner a ridosso del confermato Abraham. La vera sorpresa è in porta dove torna titolare in campionato, quattro mesi dopo, Kepa Arrizabalaga.
Giroud-Werner per il doppio vantaggio blues
Ci mette poco il Chelsea per far intuire le proprie "intenzioni bellicose", chiudendo gli ospiti sin dai primi minuti in una metà campo che supereranno a fatica per tutta la frazione; i blues sono piacevoli da ammirare per ritmo e varietà di soluzioni, in uno spartito tattico che prevede Kovacic in versione "maestro d'orchestra" e la coppia Hudson-Odoi-Werner a creare panico sulle rispettive fasce. Al quindicesimo Tuchel perde il centravanti, con Abraham sostituito da Giroud per un duro intervento di Lascelles, ma il tema tattico non ne risente con i blues che continuano a dominare lasciando briciole agli avversari. Poco prima della mezz'ora sembra arrivato il momento del ritorno alla rete per Timo Werner, ma le deviazione volante del tedesco su perfetto assist di testa di Alonso si perde di poco al lato sinistro della porta di Darlow.
Il portiere inglese però non potrà nulla cinque minuti più tardi sulla conclusione di Giroud, abile a tramutare in rete una corta respinta della difesa avversaria dopo un assolo sull'out sinistro di Werner. La rete non cambia le carte in tavola con i londinesi che continuano a proporre un gioco che gli uomini di Bruce osservano passivi; l'ennesima giocata di sublime di Kovacic troverà Werner lanciato verso la porta, ma la conclusione dell'attaccante tedesco sorvolerà di poco la traversa proseguendo quella che pare "una maledizione personale". Ma serviranno cinque minuti per cancellare il sospetto, quando l'ex Lipsia depositerà in rete un pallone dopo una involontaria carambola avversaria sugli sviluppi di un azione da corner. Doppio vantaggio Blues e tutti negli spogliatoi .
Secondo tempo
I secondi quarantacinque minuti vedono i blues che chiaramente abbassano i ritmi di una gara in cui il Newcastle fa tremendamente fatica ad entrare: Kepa certifica la presenza con un tuffo plastico per i fotografi sulla punizione di Shelvey, per il resto è sempre e solo Chelsea. Prima Kovacic, poi Hudson-Odoi e due volte Alonso andranno vicini alla terza rete, mentre gli ospiti si rifaranno vivi dalle parti di Kepa solo ad un quarto d'ora dal termine con il colpo di testa di Willock, cui il portiere spagnolo risponderà presente.
Tuchel inserisce poi Kante nel finale al posto di Mount, virando ad un 352, che vedrà anche la presenza di James in luogo di Hudson-Odoi: il numero 24 dei blues impiegherà sessanta secondi per impegnare il connazionale Darlow, con una bordata di destro che il portiere dei Magpies sarà abile a respingere. Il Newcastle le prova tutte, inserendo prima Joelinton, poi Carrol, ma il risultato finale non cambierà: per il Chelsea una vittoria importantissima che riporta i blues al quarto posto( a braccetto con il West Ham): la strada è ancora lunga, ma indubbiamente la "Cura Tuchel" sta lasciando una impronta.
Pierluigi Cuttica