Djibril Cissè, eroe di Anfield e idolo del West London oggi Dj
Djibril Cissè e Dj Cissè
Passare da Djibril Cissè a Dj Cissè il passo è breve. Appesi gli scarpini al chiodo, l’ex attaccante francese non ci ha pensato due volte a coltivare una sua vecchia passione, di indossare le cuffie e suonare davanti a una console.
Fuori dagli schemi
Eccentrico, fuori dagli schemi, Cissè lo è sempre stato, famosa la sua numerosa collezione di automobili di lusso che ad ogni trasferimento si portava dietro. Ma Djibril è stato anche molto altro, ricordato principalmente per gli anni al Liverpool con cui ha vinto nel 2005 la Champions League a discapito del Milan nella famosa “rimonta” di Atene, ha girato mezz’Europa e non solo vincendo in lungo e largo.
Gli inizi
Sbocciato in Francia nell’Auxerre, per poi giocare per due anni nel Liverpool, in Grecia nel Panathinaikos, in Qatar e anche per sei mesi in Italia nella Lazio prima di un ritorno oltre Manica al QPR e un ritiro nel 2018 dopo aver avuto delle non felicissime apparizioni in Russia e in Svizzera.
Lord of the Manor
La sua una vita è ricca di episodi bizzarri in campo e fuori per un personaggio che di banale non voleva proprio essere etichettato. Già ai tempi di Liverpool nel 2005, acquistando una casa a Frodsham, nel Cheshire, ottenne il titolo di “Lord of the Manor” rifiutando di cacciare la volpe nel suo possedimento. Sempre con i reds, in occasione del suo matrimonio, decise di sposarsi con un abito color rosso in onore del club. Da prima mussulmano, in merito alle sue origini ivoriane, si converte al cristianesimo. Amante del lusso e della bella vita, partecipa a film e indossa i panni anche dell’imprenditore lanciando sul mercato la sua fragranza di profumi, sfila per case d’alta moda e nel mentre affina la tecnica da Dj, lavoro che oggi svolge in maniera costante.
Da Anfiled al Marsiglia
Se nella vita privata si toglie le sue belle soddisfazioni, in campo non è da meno. Cresciuto ed esploso nell’Auxerre, vincendo una Coppa di Francia, fa il salto di qualità accettando l’offerta del Liverpool rendendosi protagonista della vittoria della Champions League segnando uno dei rigori finali. Ad Anfield però non è uno dei titolarissimi della squadra ed entra spesso a gara in corso, fa così ritorno in Francia all’Olympique Marsiglia dove trova continuità e valanghe di gol.
Il lungo girovagare
Cissè lo abbiamo imparato a conoscere e nonostante con l’OM vada tutto bene cerca qualcosa di più, così nel 2008 passa in prestito al Sunderland andando subito in gol al debutto contro il Tottenham. Fa ritorno in Francia ma è solo temporaneo, perché si trasferisce al Panathinaikos vincendo il titolo di capocannoniere con 29 reti e il campionato greco.
La Grecia e gli arbitri
L’esperienza con il Panathinaikos dura fino al 2011 quando Cissè dichiara di non voler più giocare in Grecia per gli arbitri. Passa quindi alla Lazio segnando due gol all’esordio in Europa League e uno in Serie A contro il Milan. Con i biancocelesti però non ha fortuna, viene spesso relegato in panchina o a giocare in una posizione a lui non congeniale, da esterno sinistro offensivo. Decide così di accettare nel gennaio del 2012 l’offerta del Queens Park Rangers e anche qui nemmeno a dirlo all’esordio segna dopo appena 12’ minuti la rete del vantaggio contro l’Aston Villa.
Queens Park Rangers
Con il QPR sembra filare tutto liscio, segna, si trova bene ed è tra i titolari ma il 4 febbraio è protagonista in negativo di un episodio, afferra alla gola l’avversario Roger Johnson con una conseguente squalifica di tre giornate.
Rimane a Londra alla corte degli Hopps per la stagione successiva prima di firmare con il Kuban in Russia, tornare in Francia al Bastia e chiudere nel 2018 in terza serie svizzera per annunciare il ritiro dal calcio giocato e l’inizio della carriera da Dj.
di Lorenzo Petrucci