Europa League

Squadra quadrata, compatta, concreta, e chi più ne ha più ne metta. Gli aggettivi per la squadra di David Moyes sono finiti, o quasi. Meravigliosa, ecco la parola adatta che forse riassume l’impresa del West Ham United sesto in Premier League, che l’anno venturo si affaccerà al balcone dell’Europa League.

Oltre le aspettative

Un’annata sopra le righe, oltre le aspettative che ad un certo punto sembravano condurre gli Hammers addirittura tra le Top Four.
La Champions League è sfumata nell’ultimo mese, che ha visto il ritorno prepotente del Liverpool, ma intendiamoci, l’Europa League va benissimo, anzi.

Un anno fa...

E pensare che l’anno scorso di questi tempi si lottava per non retrocedere e il clima che si respirava a Stratford non era certo dei migliori. La svolta è stata proprio quella di ripartire da David Moyes, che ha plasmato una squadra quasi perfetta che ha giocato un calcio frizzante e divertente, come nell’East London non si vedeva da un po’.

West Ham
London Stadium (stadio del West Ham United) - Photo by Il Calcio a Londra via Lorenzo Petrucci

I fautori dell'impresa

L’impresa degli Hammers passa da cinque giocatori in particolare: Angelo Ogbonna al comando della difesa ha dato sicurezza, con la licenza del gol; Tomáš Souček si è rivelato un giocatore completo, duttile e spesso decisivo, Declan Rice è il nuovo che avanza, e presto diventerà un grandissimo. Jesse Lingard è stato forse l’affare di mercato più azzeccato degli ultimi anni, Michial Antonio ha tenuto in piedi l’attacco, mettendo a segno gol pesanti come dei macigni.

di Antonio Marchese