Prosegue a braccetto il cammino in testa alla classifica di Tottenham e Liverpool. Ma questa volta, più che correre, le battistrada 'deambulano'. Perchè gli Spurs gettano alle ortiche la possibilità di fare bottino pieno a Selhurst Park, facendosi raggiungere dal Crystal Palace a dieci minuti dalla fine dal gol in mischia di Schlupp. Kane alza il sipario, con una bordata da 35 metri, con severa complicità di Guaita. Ma al triplice fischio finale, il pareggio accontenta di più le Eagles. Che si confermano squadra tosta, solida e che può giocarsela con chiunque.

Ed il Liverpool non ne approfitta, anzi rischia di lasciarci le penne nel West London, avversario un Fulham tarantolato, voglioso di fare risultato per tirarsi sù dalle sabbie mobili della bassa classifica. I Cottagers passano in vantaggio al 25' con Reid, poi il 'supereroe' Alisson evita il raddoppio dei padroni di casa con almeno tre parate decisive. Veri prodigi. E solo nel finale, Salah silenzia i duemila di Craven Cottage realizzando un calcio di rigore generosamente concesso ai Reds. Ma è un punto d'autore, per i londinesi, perchè conquistato contro un avversario di primo livello, la capolista, che fa senz'altro morale in vista dei prossimi impegni.

Il Chelsea, l'immediata inseguitrice della coppia di testa, cade male a Goodison Park. Decisivo Sigurdsson, per l'Everton, ed anche qui dagli undici metri. Blues appannati, ai quali manca il guizzo vincente degli attaccanti. James e Zouma sono gli uomini più pericolosi per Frank Lampard. Che ha pochi ricambi da poter utilizzare a gara in corso. Perchè Ziyech e Pulisic sono out per problemi fisici. Abraham, in campo nel finale, continua a giocare a nascondino. La sconfitta, però non causa terremoti in classifica, perchè tutte le big toppano. Sospiro di sollievo per il tecnico nativo di Romford.

Torna al successo il West Ham, sesto in classifica e capace di battere il Leeds sul proprio campo: un 2-1 in rimonta firmato Soucek-Ogbonna, dopo il vantaggio iniziale, a freddo, dei padroni di casa. Ma il risultato sarebbe potuto essere ben più largo per gli Hammers, che collezionano, specie nel secondo tempo, tante occasioni da gol. Quelle di Fornals, Balbuena e Haller gridano ancora vendetta.

Ed infine, l'Arsenal, che continua a non vedere la luce in fondo al tunnel. Con il Burnley, mette insieme la quarta sconfitta consecutiva in casa. Settimo insuccesso in dodici partite di campionato. E quindicesimo posto in classifica, a +5 dalla zona retrocessione. Numeri non da Arsenal, numeri da paura. Aubameyang è 'decisivo' suo malgrado, ma non perchè ritorna al gol per la sua squadra, bensì è lo sfortunato protagonista dell'autorete che premia gli sforzi dei Clarets nel finale concitato. A parziale attenuante del disastro Gunners, l'espulsione di Xhaka per fallo di reazione che lascia la sua squadra in dieci uomini nel cuore della ripresa. Ad Arteta verrà meno il sonno nelle prossime notti.

Completano il turno, le larghe vittorie di Southampton e Leicester contro Sheffield United e Brighton. Entrambe per 3-0. E Saints e Foxes che possono gongolare, perchè proiettati in piena zona Champions. E i successi importanti anche per l'Aston Villa, di misura al fotofinish al Molineux contro i Wolves e del Newcastle che supera tra le mura amiche un West Bromwich sempre più in caduta libera. E Bilic ora rischia grosso, così come il santone delle Blades Chris Wilder.

Pareggio con sbadigli, infine, nel derby di Manchester. Uno 0-0 che non accontenta nessuno. Con i Citizens più vogliosi di far propria l'intera posta in palio. United ancora scosso dall'eliminazione in Champions, che con un punto salva la faccia e probabilmente il posto sulla panchina a mister Solskjær

di Andrea Indovino