Zenit San Pietroburgo

Croce e delizia, genio e sregolatezza. Andrey Arshavin nasce in Russia, a San Pietroburgo il 29 Maggio 1981. Inizia a mettersi in mostra nel Lokomotiv Mosca, dove l’allenatore Dimitri Phonvkencho inutisce subito le grandi potenzialità di Andrey. Le giovanili dello Zenit San Pietroburgo sono il primo grande passo verso la prima squadra che nel 2000 lo fa esordire. Dal centrocampo in su Arshavin puó ricoprire tutte le posizioni, il funambolo di San Pietroburgo diventa subito l’idolo della folla. Nel 2007 Arshavin è grande protagonista della vittoria del campionato russo e spinge lo Zenit anche verso la vittoria della Coppa UEFA in un’annata epica. Lo Zenit supera il Bayern Monaco in semifinale e sconfigge in finale gli scozzesi dei Rangers.

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London Calling

Il 2 Febbraio del 2009 squilla il telefono e arriva una chiamata da Londra, dall’altra parte della cornetta risponde l’Arsenal di Arsène Wenger, Arshavin vola nella City per una cifra vicina ai 20 milioni di euro. Maglia numero 23, esordio in Premier League il 21 Febbraio contro il Sunderland. Il 14 Marzo arriva la prima rete in campionato contro il Blackburn ma la partita della vita si gioca il 21 Aprile 2009.

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Anfield Road

L’Arsenal va in trasferta contro il Liverpool e Anfield è la vetrina perfetta per mettersi in mostra davanti al mondo intero. L’Arsenal in tenuta gialla da trasferta esalta Arshavin che realizza un poker incredibile zittendo Anfiled quattro volte, il funambolo russo segna da ogni posizione e lascia una traccia indelebile nella storia della Premier League. Genio ma soprattuto sregolatezza, un carattere difficile che spesso non aiuta Arshavin che non gioca sempre al massimo. Londra e la Premier League sono in banco di prova importante, la Champions League e le sfide contro il Barcellona di Messi (a cui Andrey realizza un gol) sono la vetrina che tutti vorrebbero. L’Emirates Stadium non perdona alcune prestazioni sottotono di Arshavin che il 24 Febbraio 2012 torna in Russia, allo Zenit.

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Addio

Il talento russo sente che ha ancora molto da dare e torna a Londra, ma non è più nei progetti dei Gunners e il 5 Giugno 2013 il club londinese non rinnova il suo contratto. Più di 100 presenze e 23 reti con la maglia dell’Arsenal, nel 2006 votato come uno dei giocatori sovietici più forti di sempre. Forse avrebbe potuto fare molto più. Andrey Arshavin, genio e sregolatezza.

di Antonio Marchese