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Chelsea e Juventus si affrontano questa sera a Stamford Bridge nella quinta giornata del gruppo H, per giocarsi le rispettive chances di chiudere al primo posto il girone: classifica che vede attualmente i bianconeri con tre punti in più, figli del successo del 29 settembre scorso firmato Federico Chiesa. Un primato che tocca più le corde del blasone e dell'orgoglio che quelle di una logica che non garantirà, a chi lo otterrà, la certezza di un sorteggio più morbido negli ottavi di finale: detto questo, il menù della serata londinese offre una grande serata di calcio europeo, alle due compagini il compito di non deludere le attese.
Tuchel conferma nove undicesimi della squadra vittoriosa a Leicester, cambiando solamente il reparto offensivo che, orfano di Havertz e con Lukaku e Werner recuperati per la panchina, si affida a Pulisic falso nove affiancato da Ziyech e Hudson-Odoi. Allegri senza Chiellini e Danilo affida le chiavi della difesa alla coppia Bonucci-De Light ed opta per un centrocampo muscolare con il tandem Bentancur-Locatelli a fare da schermo davanti la difesa; in attacco Chiesa e l'ex Morata. Arbitra il serbo Jovanovic.

La sblocca Chalobah


L'andamento del match segue sin da subito quello di due mesi prima a Torino con un Chelsea a fare la gara ed una Juventus chiusa e accorta a chiudere tutti gli spazi, pronta per ripartire in contropiede; l'assenza da parte dei campioni d'Europa di un vero punto di riferimento offensivo, complica i piani difensivi della squadra di Allegri che, rispetto alla serata torinese, fa più fatica a controllare attacchi provenienti da tutti i fronti. La prima occasione per i padroni di casa arriva dopo centoventi secondi, con Chilwell che manca l'appuntamento con il sinistro ad un passo da Szczesny; dopo sarà la volta di Rudiger (colpo di testa alto su corner) e di James (punizione deviata dal portiere polacco).
Il vantaggio degli uomini di Tuchel è nell'aria e arriva a metà frazione con Chalobah, abile a tramutare in rete con un destro di controbalzo un rimpallo su azione di calcio d'angolo; la rete sblocca la Juventus che alla mezz'ora costruisce la sua più grande occasione, con il pallonetto morbido di Morata che supera Mendy in uscita ma non Thiago Silva che con uno straordinario salvataggio sulla linea evita il pareggio avversario. Sarà di fatto l'unica occasione bianconera, che sul finire del tempo rischia di subire il raddoppio evitato da un pronto intervento di Szczesny sul diagonale del solito James. Il Chelsea chiude il primo tempo meritatamente in vantaggio: unica notizia negativa, ad ora, per i blues, l'uscita dal campo di Kantè. Al suo posto Loftus-Cheek .

I blues dilagano, ma perdono Chilwell


L'inizio ripresa sarò ancora peggiore per la squadra italica, con un Chelsea che parte fortissimo e sfiora la rete, prima con un elegante uno-due tra Ziyech e e Hudson-Odoi, poi con un colpo di testa di Thiago Silva bloccato da Szczesny. La Juventus respira, affannosa, ma respira. In realtà sarà "la quiete prima della tempesta". Nei tre minuti successivi un uragano blues si accanisce contro la compagine bianconera, prima trafitta da un fendete di James e poi da un tocco ravvicinato di Hudson-Odoi dopo uno sfondamento, stile rugby, dei londinesi nell'area italiana.
Sarà l'evento che metterà fine al successo di una disputa mai in dubbio, che i londinesi renderanno ancora più rotondo nel recupero con il goal di Werner; successo legittimo che porta momentaneamente i blues al primo posto del girone, ma che il Chelsea rischia di pagare a caro prezzo visto l'infortunio, a venti minuti dalla fine, di Chilwell che per dinamica e reazione del ragazzo, sembra presagire tempi lunghi. Con un Kantè e Chilwell fuori, la sfida di domenica con il "nuovo" Man United appare più complessa. Ma il Chelsea visto questa sera ha ben poco di cui aver paura.
 
Pierluigi Cuttica