Ndombelè illude il Tottenham. Ma al Molineux finisce in parità (1-1)
Wolverhampton e Tottenham chiudono il ricco menù di giornata, per una sfida che vede di fronte due compagini spinte dal forte desiderio di rivalsa. Perchè reduci da risultati poco esaltanti. Padroni di casa per tenersi aggrappati alla 'zona europa', Mou con la volontà di non perdere ulteriore terreno dalle big.
Nuno Espirito Santo disegna la sua squadra col consueto 4-2-3-1, con cuore, anima portoghese. Perso il totem Raul Jimenez, affida il compito di punta centrale al giovane rampante Fabio Silva. Con Podence e Pedro Neto a dare corsa e qualità alla manovra. Risponde Mou con un camaleontico 3-5-2: ci sono dei cambi rispetto alla gara interna - persa - contro il Leicester. Campo per Sanchez in difesa e Winks a centrocampo. Per Alderweireld (scelta tecnica) e Lo Celso (problema ai flessori). Ma il tandem Son-Kane rimane intoccabile.
Partenza sprint del Tottenham: trascorrono 57'' e Ndombele dagli sviluppi di un corner indossa gli stivali delle sette leghe e con una stilettata da 25 metri trova il gol del vantaggio. Subito fuochi d'artificio. Spurs ispirati, Wolves ad andamento lento. Con questi ultimi che hanno bisogno di una cura immediata per tirarsi fuori dall'angolo. Rischiano ancora quando l'asse Ndombele-Reguillon quasi propizia il raddoppio. Il Wolverhampton palleggia, avvolge, ma non infila. Servirebbe come l'acqua nel deserto, a Espirito Santo, il suo ex cannoniere Diogo Jota. Il possesso palla dei padroni di casa è oculato, perchè comunque le ripartenze degli Spurs fanno paura. Al 40' Podence prova ad accendere il motore dei suoi, ma la conclusione è una telefonata per l'esperto Lloris. Gli uomini di Mourinho si limitano a controllare i ritmi, senza strafare, ma avrebbero tutte le qualità per chiuderla.
Il secondo tempo si sviluppa su buoni livelli d'intensità. Dier su punizione non fa paura a Rui Patricio. Subito dopo Fabio Silva ha l'opportunità di fare 1-1 ma è anticipato sul più bello da Lloris, sempre attento, e furbo come una faìna tra i pali. Cambi, da ambo le parti, Ait Nouri entra per i Wolves, Bergwijn e Sissoko sono le forze fresche che Mou attinge dalla sua panchina. Ma il Tottenham, superficiale e ancor di più visibilmente spocchioso, smette completamente di attaccare, tirando i remi in barca con minuti e minuti di d'anticipo. Ed i Wolves non si lasciano domare dagli avversari, anzi cacciano fuori i denti a sciabola e provano il tutto per tutto. E riescono a rimetterla in piedi a 5' dal termine con l'inzuccata di Saiss, che varrebbe 1000 punti al videogioco. Ma addirittura provano a vincerla, con Fabio Silva e 'duracell' Neto. Ma in entrambi i casi, le conclusioni sono troppo tenere e non impensieriscono Lloris.
Termina 1-1 l'avvincente sfida del Molineux. Un punto a testa che soddisfa più i padroni di casa, reduci dal brutto stop di Burnley, che il Tottenham. Con Mourinho che dopo due sconfitte di fila, non può che ritenersi soddisfatto, nè del risultato, nè della prestazione dei suoi ragazzi.
di Andrea Indovino