Tra Crystal Palace e Leicester è parità (1-1). A segno Zaha e Barnes
Si presenta quasi subito l'occasione di riscatto per il Crystal Palace. Le ultime due partite di campionato si sono rivelate un vero disastro per gli uomini di Roy Hodgson, maltrattati da Liverpool ed Aston Villa. Che in appena sette giorni hanno subìto dieci gol complessivi diventando la terza difesa più battuta del torneo. L'avversario di turno non è dei più morbidi, però, perchè al Selhurst Park giunge un Leicester a caccia di punti, per non perdere terreno dalla capolista Liverpool.
Turnover su entrambi i fronti. Più sfrenato quello delle Foxes, con Brendan Rodgers che tiene fuori Albrighton, Tielemans e Vardy. Non convocato neppure il fantasista Maddison. A guidare gli ospiti, sono Praet, Perez e Barnes dietro a Iheanacho. Palace che invece si presenta con la coppia d'attacco Zaha-Benteke, ma con dei cambi tra difesa e centrocampo: giocano Tomkins, Mitchell e Riedewald. E turno di riposo per gli stakanovisti Van Aanholt ed Eze.
PRIMO TEMPO SENZA RETI
E' il Leicester la squadra più forte tra le due contendenti, ma è anche quella più determinata. Ayoze Perez ed Iheanacho creano immediatamente situazioni pericolose dinnanzi alla porta difesa da Guaita. Proprio l'attaccante nigeriano, inscena un duello rusticano con il portiere del Crystal Palace. Perchè al 18' Iheanacho fallisce un calcio di rigore, respinto brillantemente da Guaita, che si ripete sullo stesso centravanti alla mezzora, deviandogli in corner un colpo di testa da posizione ravvicinata. Anche Praet sfiora il vantaggio.
Insomma, Rodgers indovina l'atteggiamento migliore per rendere inoffensivo l'avversario. E il primo tempo del Crystal Palace? Una girata di Townsend fuori di poco e nulla più. Con Milivojevic che si sgola per dare indicazioni ai suoi in mezzo al campo, e Zaha troppo impegnato a litigare con arbitro ed avversari. Benteke, invece è 'abile' a fare più danni della grandine. E' mobile come una statua di sale, quindi non in grado di difendere neppure un pallone, per far salire e rifiatare la sua squadra. Sembra giochi con il completo bianco delle Foxes.
SCOSSA PALACE
Hodgson negli spogliatoi si fa sentire. Scuote i suoi, che rimettono piede in campo con un'altra testa. Il messaggio lo recepisce soprattutto Zaha che sul prato verde di Selhurst Park diventa tarantolato. Lotta, sgomita, sgomma. E calcia verso la porta di Schmeichel al 49', non inquadrando però lo specchio. Ma dieci minuti dopo non solo centra la porta, ma fa bingo, battendo il portiere danese figlio d'arte che nulla può se non raccogliere il cuoio dal fondo del sacco. E' tutto un altro Palace, la gara cambia pelle. Perfino Benteke migliora l'umore e si mette a disposizione dei compagni.
FINALE CONCITATO
Rogers ridisegna i suoi. E fa ricorso all'artiglieria pesante: dentro prima Tielemans, poi Vardy. Per andare a caccia quantomeno del pareggio. Ma le Eagles si difendono bene, con ordine ed intelligenza. La Maginot dei padroni di casa non regge però fino al novantesimo. Ma sette minuti prima, Barnes pesca il jolly, trovando l'angolino basso trafiggendo Guaita inutilmente proteso in tuffo.
Il Crystal Palace incassa il gol, vede le streghe, e va in apnea. Con gli ospiti che provano addirittura a vincerla, sempre con Barnes. Miglior 'fox' in campo, per distacco. E dopo quattro minuti di recupero, il pareggio va in archivio. Un punto che schioda le Eagles da quota 18 in classifica, mentre il Leicester compie un passo da formichina, e accorcia a -3 dalla vetta. Sprecando però una grossa chance.
di Andrea Indovino