Qui Chelsea: il mese della verità, sognando il Real.
Avvolgendo il nastro della stagione blues, quanti, lo scorso agosto, avrebbero pronosticato il Chelsea tra le prime quattro squadre d'Europa? Azzardiamo (fino ad un certo punto) la risposta: pochi, forse, nessuno. Perchè, nonostante una dispendiosa campagna acquisti estiva, la rosa a disposizione( prima di Lampard, ora di Tuchel), non pareva possedere requisiti per giungere a tali livelli. Poteva forse assumere tale fisionomia in ottica futura, visto l'imponente( sia dal punto di vista numerico che di qualità) quantità di giovani prospetti con un destino , più o meno, già scritto negli "uptown calcistici". Non adesso. E invece..
Va asserito per completezza che il girone in cui i blues( presenti in seconda fascia) furono sorteggiati l'estate scorsa, non era catalogabile in quelli "impossibili" , con il nome Siviglia pescato in prima che, con il massimo rispetto possibile per gli spagnoli, incuteva meno timore di altri. Il Chelsea è riuscito difatti a vincere il girone, venendo ripagato poi da un sorteggio decisamente meno "gentile" di quello precedente, quale risultò l'Atletico Madrid avversario negli ottavi di finale: vista la griglia possibile, una delle peggiori, se non la peggiore, da prendere.
La doppia sfida con i colchoneros ha mostrato il "lato sporco e cattivo" della formazione di Tuchel, capace di domare la squadra di Simeone in entrambe le contese, al termine di due gare dure, spigolose, scorbutiche. Tutti appellativi vicini alle natura e mentalità della squadra di Madrid, rivelatisi vincenti per un Chelsea divenuto, nel giro di pochissimi mesi, pratico e granitico. Eccezion fatta per il travolgente primo tempo di Selhurst Park, la nuova vita dei blues sotto la guida del tecnico tedesca è fatta di poca spettacolarità e tanto cinismo, di poche parole e molti fatti; quelli che portano i ragazzi del sudovest londinese, a metà aprile, ad essere in corsa per tutti gli obiettivi (Carabao Cup a parte).
Saranno gionri infuocati, con i blues chiamati a tre sfide per nulla banali: a partire dalla semifinale di Fa Cup di sabato prossimo con il Manchester City, per proseguire con il duplice impegno in Premier con Brighton e West Ham, fondamentale per provare a raggiungere una posizione valida per qualificarsi alla prossima Champions. In questa ottica la gara con gli Hammers( occupanti ora la quarta posizione a +1 sui blues), diventa snodo cruciale per le ambizioni del club di Stamford Bridge: una "finale" in campionato prima del piatto forte, con la doppia sfida con il Real( 27 aprile- 5 maggio) che diviene il primo scontro tra i due club 23 anni dopo la Supercoppa Europea vinta dai blues e primo incrocio assoluto nella competizione. Strano a dirsi per due club che negli ultimi venti anni hanno scritto pagine importanti a livello nazionale e internazionale.
Strano a dirsi. GIà. Come per chi si aspettava altre squadre lì. Ed invece...
Pierluigi Cuttica