Peter Bonetti: Il "Gatto di Putney" che visse "sette vite" in "Blues"
Il gatto
Nel mondo del calcio molti tifosi amano paragonare i portieri ai gatti. Questo paragone e' dovuto alla loro agilita' e alla loro prontezza di riflessi quando effettuano una parata. E con questa premessa che oggi vi parliamo di un "gatto" speciale, che ha fatto le fortune del Chelsea: Peter Bonetti. Peter nasce proprio a mezzora di cammino dalla sua casa calcistica Stamford Bridge (lo stadio del Chelsea), precisamente a Putney. E' il figlio di genitori di origine svizzera, che nei primi anni della sua vita si trasferiranno a Worthing, una citta' marina inglese che si trova nel West Sussex e che era un famoso villaggio di pescatori.
Presa sicura
Peter cresce in questa città e giocherà a calcio nelle giovanili della squadra locale, dove affinerà le sue doti e le sue caratteristiche di portiere: una presa sicura, riflessi fulminei e uno stile elegante e aggraziato. Queste sue caratteristiche vengono notate durante un provino che fece per il Chelsea, che decise di aggregarlo alla squadra giovanile.
FA Youth Cup e miracoli
Dopo il contributo dato alla vittoria della FA Youth Cup, l'anno dopo viene aggregato alla prima squadra dove si conquistò subito il posto da titolare. Con I "Blues" fu subito protagonista della vittoria del campionato di Second Division, specialmente nella partita decisiva per la promozione contro il Sunderland, che il Chelsea vinse 1-0. In questa partita Bonetti fu autore di una parata miracolosa all'ultimo minuto su un tiro di George Mulhall, con la quale i Blues misero in ghiaccio la partita e la promozione. Fu in questa partita che i tifosi dei "Blues" gli affibbiarono il soprannome "Gatto", per l'agilita e la prontezza di riflessi che usó nel fare quella parata decisiva. Un soprannome azzeccato che dimostro' di meritare anche in un'altra partita importante: la finale di FA Cup contro il Leeds del 1970. Durante quella partita dopo uno scontro con Mick Jones, si ruppe il ginocchio sinistro; ma tutto questo non gli impedì di proseguire la partita e di effettuare parate decisive sui tiri di Peter Lorimer and Terry Cooper, con cui salvo' la partita al Chelsea che vinse quella finale per 3-2. Una dimostrazione di come Peter possedesse davvero sette vite come i gatti.
Giochera' un intera carriera con il Chelsea (eccetto brevi parentesi al St. Louis Start (Canada), Dundee United (Scozia) e Woking), dove fara 729 presenze e vincera' due campionati di Second Divison, una FA Cup, una League Cup e una Coppa Uefa.
1966
Fece parte anche della nazionale inglese che vinse i Mondiali casalinghi del 1966, anche se non giocò mai perche' era chiuso da Gordon Banks. Giocò invece ai mondiali del 1970 in Messico contro la Germania; ma in quell'occasione non gioco' ai suoi soliti livelli (Non fu esente da colpe nei gol che permisero alla Germania di rimonatare il doppio svantaggio iniziale) e l'Inghilterra perse la partita per 3-2.
Uno dei migliori
Nonostante questa macchia ai mondiali messicani, viene da sempre considerato uno dei migliori portieri che abbiano giocato nei campionati maggiori inglesi. Peter ci ha lasciato recentemente a causa del Coronavirus, ma restera' sempre nei cuori dei tifosi del Chelsea e di tutti gli appassionati del calcio inglese.
Di Alberto Zingales