Il pareggio di sabato al St Mary's Stadium ha interrotto la serie di vittorie consecutive dei blues, ma non il buon momento vissuto dalla squadra dall'arrivo di Tuchel: nelle sette gare sotto la guida del tecnico tedesco, il Chelsea ha difatti ottenuto cinque vittorie e due pareggi, con uno score di nove reti fatte e due subite. Numeri importanti che hanno rilanciato le ambizioni del club di Abramovic in una "corsa Champions" che non sarà per nulla semplice: tante squadre, molte incognite ed un calendario che, da ora, mette davanti ai blues una serie innumerevole di insidie.

23 febbraio: Atletico Madrid vs Chelsea (Champions League)

28 febbraio: Chelsea vs Manchester United (Premier League)

4 marzo: Liverpool vs Chelsea (Premier League)

8 marzo: Chelsea vs Everton (Premier League)

13 marzo: Leeds United vs Chelsea (Premier League)

17 marzo: Chelsea vs Atletico Madrid (Champions League)

Basta leggere i nomi delle sfide che attendono la squadra di Tuchel per capire come, da ora in poi, il margine d'errore dovrà essere assente o ridotto al lumicino: per uscire indenne da questo ciclo serviranno grandi prestazioni. Servirà un grande Chelsea. A partire dalla gara di domani sera che i blues avranno il vantaggio, inutile nascondersi, di giocare in campo neutro( a Bucarest) invece che al Wanda Metropolitano (per le note faccende legate al Covid n.d.r).

Un incontro dalle mille difficoltà ma dal grande fascino che i blues andranno ad affrontare con l'organico quasi al completo( unico assente, Thiago Silva): curiosità per vedere le scelte del tecnico tedesco, che sabato ha mostrato una non indifferente dose di coraggio e personalità nella gestione di Hudon-Odoi, subentrato ad inizio ripresa e fatto uscire dopo trenta minuti. L'ala inglese, seguendo i rumours delle ultime ore, sembrerebbe comunque destinato domani sera ad una maglia da titolare, come Giroud, non utilizzato contro i saints; per quanto riguarda il resto della formazione, molte certezze( a partire dalla difesa e dalla coppia Wener-Mount sulla trequarti) mentre rimangono serrati i ballottaggi per la fascia sinistra( tra Alonso e Chilwell) e per il centrocampo( con Kovacic, Jorginho e Kante in corsa per due maglie).

L'Atletico si presenta alla sfida da capolista di una Liga( +3 ed una partita in meno del Real) che però la vede appena uscita da una inattesa sconfitta interna con il Levante ma, soprattutto, da sette gare consecutive senza clean sheet (per la squadra di Simeone quasi un record). E' datata infatti 12 gennaio, contro il Siviglia, l'ultimo match in cui i colchoneros hanno tenuto inviolata la loro porta; numeri che devono indurre speranza nei cuori londinesi, sapendo però, delle mille difficoltà di una gara ispida, ruvida e scorbutica. Mai facile fronteggiare la compagine del "Cholo", squadra con al proprio arco molte più frecce di quelle che possano far presupporre i 16 centri( in 24 partite) finora messi a segno da Luis Suarez: chiaro come l'uruguagio sia il pericolo numero in casa madrilena, ma guai a sottovalutare il talento raffinato di Joao Felix o i numeri di un Marcos Llorente in crescita esponenziale ( già nove reti in stagione). Sicuramente indisponibile nelle file spagnole Hector Herrera, mentre rimane in dubbio la presenza di Carrasco e Gimenez: soprattutto (l'eventuale) assenza di quest'ultimo sarebbe un brutto colpo per Simeone.

Martedì 23 febbraio. Arena Nationala di Bucarest. Atletico Madrid vs Chelsea. Il primo di sei esami per i blues. 23 giorni per scrivere il futuro.

Pierluigi Cuttica