La squadra campione d'Europa, dopo la roboante campagna estiva dell'estate scorsa, studia per modellare la rosa a piacimento di Thomas Tuchel: obiettivo intrigante, ma non di facile esecuzione. Andiamo a scoprire cosa bolle in pentola dalle parti di Fulham Road.
Alla ricerca di un numero nove
Lo straordinario percorso compiuto da gennaio a fine maggio da Tuchel e i suoi, non ha illuso la dirigenza blues, conscia di aver una rosa importante si, ma rafforzabile: i problemi riscontrati da Abraham, l'età avanzata di Giroud e la scoperta di un Werner, prezioso tassello nello scacchiere del tecnico di Krumbach, ma ben lontano dalla definizione di "cecchino", esplicano la ricerca da parte del club di un numero nove che possa garantire un cospicuo bottino di reti.
I nomi sono di quelli importanti, di quelli che si portano dietro numeri altisonanti( di reti e denari): Lukaku, Kane, Lewandoski e Haaland. Quattro assi per una partita di poker da massimi livelli. I bluff sono all'ordine del giorno, come le certezze: la cessione di Hakimi al Psg ha rimpolpato le magre casse dell'Inter cosicchè, la cessione dell'attaccante belga è tramutata da "possibile" a "fuori concorso". Harry Kane sarebbe il centravanti ideale di molte Big europee, non solo dei blues, ma ha quel piccolo "intoppo" di appartenere ad un club rivale che potrebbe cedere giocatori a chiunque, tranne che ad Arsenal e Chelsea( nel 2011 I blues furono ad un passo dall'acquisto di Luka Modric, per poi cedere "alle problematiche locali").
Rimangono i due nomi più "pesanti", quelli che fanno scaldare i cuori a tifosi ed appassionati di football: Robert Lewandoski ed Erling Haaland. L'attaccante polacco, che il 21 agosto compirà 33 primavere, è uno dei giocatori preferiti in assoluto di Tuchel, che ne predilige non solo il "killer instinct" sotto porta, ma l'abilità nell'orchestrare la manovra offensiva. I problemi sussistono, e non sono di poco conto: un contratto, che vede il centravanti di Varsavia legato sino a giugno 2023, ed un Bayern per nulla propenso a privarsi del proprio centravanti. A meno che non sia il diretto interessato a manifestare voglia di cambiare aria. Situazione ad ora fantascientifica.
Haaland è il nome maggiormente accostato al Chelsea sin dall'inizio, se non prima, della campagna trasferimenti: un matrimonio, nella mente degli esperti di mercato, fattibile vista la ricerca di una punta e l'importante liquidità della società londinese, sommata alla bottega, cara si, ma sempre "disponibile", di quella tedesca, capace nel corso degli ultimi anni di certificare cessioni a fronte di assegni facoltosi. Variante importante nella faccenda, quella clausola rescissoria stipulata nel dicembre 2019 (quando il Borussia acquistò il ragazzo dal Salisburo) che vedrà, nel 2022, il ragazzo potersi liberare al cospetto di 75 milioni di euro, cifra "irrisoria" al cospetto di quel che il club tedesco chiede attualmente( circa 170). Davanti a ciò il Chelsea ha due soluzioni: aspettare la prossima estate per quella che si presenterebbe come una asta selvaggia per accaparrarsi le prestazioni del norvegese o presentare una offerta folle questa estate. Per questa ultima opzione, "condicio sine qua non", la scesa in campo, in prima persona, di Roman Abramovic: difficile, forse. Impossibile, no.
In uscita, oltre a Giroud già accasatosi da svincolato alla Milano rossonera, rimangono Abraham e Batshuayi: le situazioni sono ben differenti, con il primo che nonostante il magro minutaggio dell'ultimo periodo, mantiene un ottimo mercato ( più di una squadra ha già manifestato interesse, non proponendo al momento offerte concrete), mentre il secondo vive ancora di gloria con la rete valsa l'ultima Premier del club ( 12 maggio 2017, contro il Wba, con Conte allenatore), un pò pochino rispetto ai 39 milioni spesi per prelevarlo dal Marsiglia. Oggi è difficile piazzare l'attaccante belga, per ingaggio e per mancanza di richieste, tanto che il club sta valutando per lui il regalo del cartellino ( nonostante un contratto sino a giugno 2022). Da svincolato, si potrebbe aprire la pista turca (Trabzonspor).
Puntellare la difesa
Il reparto difensivo è stato il punto di forza della squadra di Tuchel, parso a volte insormontabile in un 3421 che ha valorizzato al meglio la gran parte degli elementi della rosa: dal capitano Azpilicueta, passato da riserva a titolare inamovibile nello schema di contiana memoria, a Rudiger, passato da giocatore non considerato ad imprescindibile, da Christensen trasformatosi da eterna promessa a solida realtà, l'elenco è lunghissimo. Il tutto davanti alla sorpresa vera, se c'è n'è una, del miracolo di Tuchel: Eduard Mendy. Se il rendimento del calciatore senegalese dovesse confermarsi sui livelli della scorsa stagione, le sicurezze di Tuchel e di tutti i tifosi blues partirebbero da una base alta. Molto alta.
Intanto, alle spalle dell'ex Rennes e di Kepa Arrizabalaga (al momento confermato più per mancanza di richieste che altro), la società londinese ha di fatto concluso il primo arrivo: il 29enne Marcus Bettinelli, svincolato dal Fulham e proveniente dall'ultima stagione al Middlesbrough, firmerà un contratto biennale che lo renderà il terzo portiere della rosa di Tuchel. Per quanto riguarda la difesa, dopo la cessione a titolo definitivo di Tomori e di Guèhi, è partita la ricerca ad un centrale: sembra essere molto vicino l'acquisto di Jules Koundè dal Siviglia, in una trattativa che prevederebbe un (importante) sborso economico da parte del team di Stamford Bridge sommato al cartellino di Kurt Zouma( su cui i club devono ancora concordare la quotazione). L'affare sembra essere molto vicino alla conclusione e offrirebbe una soluzione molto interessante a Tuchel, che in caso potrebbe contare su un ragazzo giovane( 23 anni a novembre), veloce, elegante e con un importante stacco aereo( nonostante il 1.78).
Una volta chiuso l'acquisto del calciatore francese il Chelsea dovrà sedersi a tavolino con due difensori con il contratto in scadenza nel prossimo giugno: Christensen e Rudiger. Se le sensazioni sul danese sono piuttosto confortanti( si va verso un prolungamento di almeno tre anni), quelle sul tedesco sono più discordanti: l'atteggiamento mostrato dal giocatore e dal procuratore è stato contraddittorio e non lascia prevedere una rapida fumata bianca. Sugli esterni vige l'abbondanza, se è vero che al momento sia l'out destro( James, Hudson.Odoi, Azpilicueta e Sterling), che quello sinistro( Chilwell, Alonso ed Emerson), offrono diverse soluzioni: risulta chiaro che, per età e peso degli stipendi, il club cercherà di liberarsi di uno tra Alonso ed Emerson per cui, ad oggi, ci sono stati solo interessi ed offerte ritenute non valide( richiesta di prestito per Alonso da parte dell'Inter).
Centrocampo: tutto già chiaro. O forse no??
Il reparto di centrocampo sembrerebbe essere quello meno toccato dai vari rumours di mercato: il rendimento offerto da Kante, Kovacic e Jorginho( con l'italiano che ha bissato con un ottimo europeo) è stato notevole, sia dal punto di vista della qualità che della continuità. Non a caso quello che in teoria era il quarto centrocampista della squadra, Gilmour, ha collezionato pochissime apparizioni e quest'anno è stato mandato a collezionare minuti al Norwich di Daniel Farke. Tuchel ha provato anche l'idea di un Mount arretrato, ma i responsi non sono stati ottimali e l'idea sembra possa avere un seguito solo per spezzoni di partita; la questione, dunque, è la stessa della scorsa stagione? Basteranno Kante, Kovacic e Jorginho? L'unico giocatore che potrebbe sparigliare le carte è sempre quel Declan Rice, capitano degli acerrimi rivali del West Ham e chiodo fisso della dirigenza di Stamford Bridge: l'allontanamento di Lampard( per cui l'acquisto del centrocampista della nazionale inglese era una priorità) ha distanziato, ma non troppo, l'ex prodotto dell'Academy blues da "casa", visto che anche Tuchel ha mostrato apprezzamento per il giocatore. Trattativa difficile, se non impossibile, vista anche la richiesta degli hammers( sugli 80 milioni): al momento pista non percorribile a meno di cessione di uno dei " tre titolari" nel ruolo.
Detto questo il rientro dai prestiti dei vari Gallagher, Barkley, Ampadu e Loftus-Cheek riporta alla base potenziali risorse per il ruolo, ma di questi solo l'ultimo sembra avere velleità e possibilità di ritagliarsi un posto in rosa: dopo sfortune varie e prestiti non sempre fruttuosi, è arrivato il momento per il ragazzone di Lewisham di affermarsi una volta per tutte. Sarà questo il caso? Per Gallagher è forte già da settimane l'interesse del Newcastle e del Leeds, mentre per Ampadu e Barkley si attenderanno le ultime due settimane di mercato, contando sulle diverse attenzioni ottenute dai calciatori.
Un mese di fuoco per capire l'arsenale a disposizione di Thomas Tuchel. Una cosa sola appare certa: a prescindere dalla rosa, un'altra importante stagione si affaccia alle porte di Stamford Brdige. Una annata con la Champions sul petto. Una annata da campioni d'Europa.
Pierluigi Cuttica