Il ventesimo turno di Premier League prevede uno dei tanti derby londinesi. A Selhurst Park, il Crystal Palace ospita il West Ham. In un orario insolito, di martedì alle 19. Ma il calendario quest'anno è congestionato, in tempi di Covid.

Le Eagles scendono in campo con la formazione tipo. Indisponibile il nuovo acquisto Mateta. Hodgson si affida all'usato sicuro (?), con Zaha e Benteke in attacco, ed Eze chiamato a dare imprevedibilità sulla trequarti. Si rivede Cahill al centro della difesa, compagno di reparto di Kouyatè. La rosa del West Ham non è ampissima, ma i suoi 15/16 giocatori sono di qualità. E Moyes li spreme: giocano i soliti, con Antonio centravanti, e il terzetto Bowen-Fornals-Benrahma a danzare tra le linee. Ogbonna non ne salta una. E' in campo anche nell'infrasettimanale. Stakanovista.

Piove a dirotto su Selhurst Park. E piovono le emozioni e i gol sin dal fischio d'inizio della contesa. Al 3' Zaha rompe il ghiaccio, e porta immediatamente in vantaggio i suoi. Gol da attaccante puro. Gran controllo e tiro dal limite nell'angolino. Una falsa partenza per gli Hammers? Non proprio. Gli ospiti reagiscono con veemenza, e la raddrizzano celermente. Soucek raccoglie un cross invitante di Antonio, e di testa da due passi pareggia. E sono trascorsi appena 10'. Il ceco ingordo non lascia, ma raddoppia: e al 25' raccoglie un calcio di punizione di Cresswell e in mischia sigla il 2-1. Palla al centro, si riprende, e dopo pochi secondi Antonio, scatenato, fa quasi tris, se solo il palo non gli sputasse via il suo tiro potente e ben angolato. Il londinese come una lama incandescente si infila nella difesa del Palace che si dimostra un panetto di burro. Tra grandi colpi, e marcati errori, volano i primi 45'. Un manifesto del divertimento, questo primo tempo. Ma la difesa del Crystal Palace è da rivedere, è un colabrodo. E al 40' rischia di capitolare di nuovo, quando Antonio però fa i conti con la malasorte e da buona posizione centra ancora il palo.

Soucek
L'esultanza di Soucek dopo il gol - Photo by official Twitter West Ham

Eze agli albori della ripresa è l'unico che prova a dare impulsi alla manovra dei padroni di casa. Il West Ham invece continua a collezionare rimpianti. Con Antonio che non trova in nessun modo il gol, pur avendo a disposizione grosse chance. Chi invece alla prima palla utile apre la scatola difensiva del Palace è Dawson che sugli sviluppi di un corner si alza alto sulle teste di compagni ed avversari e fredda Guaita. Con il difensore di Moyes che esulta, riceve l'abbraccio di tutta la squadra, e nel contempo suona la marcia funebre ai rivali. Sotto di due gol, cambia Hodgson. Finalmente. Entra Batshuayi, per Townsend. Ma la musica non cambia. Con gli Hammers dominanti. A recitare la parte dei giganti. E Benteke che non è neppure il fratello sfigato del giocatore brillante ammirato all'Aston Villa. La gara fila via veloce, col solo ultimo sussulto finale, che serve soltanto per aggiornare le statistiche. Infatti Batshuayi sul gong fa 2-3, e conclude così il pomeriggio di rimpianti del Palace.

di Andrea Indovino