Qui Chelsea: i blues conoscono di nuovo la sconfitta. Ora l'esame Wolves,più avanti,Simeone..

La scontitta di Goodison Park di sabato ha interrotto una lunga serie di gare, ben diciassette, in cui i blues non conoscevano la parola sconfitta: un importante rullino di marcia che in quasi tre mesi ha portato la squadra londinese, da interessante progetto, a squadra vera. Ma cosa è andato storto nella fredda serata di Liverpool?
Squadra lunga e poche idee
Domanda dalla non facile risposta perchè, anche in una serata non propiamente memorabile, i blues hanno provato a fare la partita ed a proporre il loro gioco: il problema è che il risultato di ciò sono state sporadiche occasioni, figlie più di episodi o di giocate del singolo che di azione corali. Queste, peraltro, a firma di difensori, nonostante lo stato di grazia di Reece James lo rinchiuda un po' forzatamente nella categoria. Cercare nelle assenze, seppur importanti e nella stessa zona di campo, la motivazione della sconfitta sarebbe poco maturo: l'Everton ha vinto perchè riuscito a fare quello che si era prefissato. Squadra corta e bassa, pressing e raddoppi automatici sui vari Kovacic, Havertz e Mount, per lasciare il possesso a Zouma e Kante, i piedi blues meno nobili. La qualità del gioco ne ha ovviamente risentito, poggiandosi quasi esclusivamente sulle due fasce, specialmente quella destra, dove James da solo ha creato più pericoli di tutti i suoi compagni messi insieme: una punizione a giro prima e una rasoiata stampatosi sul palo poi. Per il resto, il nulla, o quasi .Poco, troppo poco, per una squadra con tanto talento specialmente nella fase offensiva; a tal proposito, ma gli attaccanti dove erano?

Alleanza franco-tedesca da rivedere
I più cattivi hanno scritto di essersi accorti della presenza di Werner e Havertz solamente al momento del loro cambio; il sottoscritto non è così crudele, certo è che attendersi una prova diversa dai due ragazzi tedeschi era lecito. Per quanto riguarda l'ex Leverkusen, giusto fare una premessa: il ragazzo, come specificato dallo stesso mister in conferenza stampa, non si è potuto allenare per giorni(Covid n.d.r) durante i quali ha perso kg e tono muscolare. Chiaro quindi di come necessiti di qualche gara per tornare al massimo della forma: detto questo, il centrocampista tedesco ha fatto troppo poco per essere giustificato, sembrando spesso un ente esterno al resto della squadra. Non ha fatto meglio sull'out opposto il connazionale Timo Werner, la cui posizione nello scacchiere di Lampard rischia di divenire un caso: l'ex Lipsia, allargato sulla fascia sinistra, sembra spesso disorientato e nelle gare in cui le difese avversarie non lasciano spazi, quasi inutile. Visto che Ziyech, Hudson-Odoi e Pulisic non rientraranno nell'immediato, Lampard dovrebbe insistere con un 433 senza veri esterni, o cambiare modulo?

Sfida al Molineux Stadium
Dovremmo attendere poche ore per conoscere le scelte del manager blues: la trasferta a Wolverhampton, nelle West Midlands inglesi, è una gara a dir poco insidiosa per valore tecnico e tattico del team allenato da Nuno Espirito Santo. La "squadra portoghese per eccellenza", nonostante un momento non straordinario, rimane sempre da temere per caratteristiche quasi uniche nel campionato inglese: enorme quantità di posesso palla, fraseggio infinito e una struttura fisica importante, in alcuni elementi addirittura imponente(Adama Traore n.d.r). Non sarà una gara facile per i blues, che dall'infermeria hanno la buona notizia della disponibilità di Pulisic, che partirà dalla panchina: probabile che Lampard, visto il tremendo ciclo di impegni previsto nelle prossime settimane, attui un minimodi rotazione. Possibile rilancio di Rudiger in difesa( turno di riposo per T.Silva) e quello di Jorginho a centrocampo al posto di Kovacic; in attacco solito ballottaggio Giroud/Abraham( favorito quest'ultimo), mentre risulta difficile credere che Lampard scelga di escludere Werner e Havertz, a prescindere dallo schema che sarà proposto.
Colchoneros again
Nel frattempo nella mattinata odierna l'urna di Nyon ha reso noto l'avversario dei blues negli ottavi di Champions League: l'Atletico Madrid di Simeone. Uno degli avversari più temibili, uno degli accoppiamenti che il sud-oves londinese voleva evitare. Il richiamo inevitabile alla semifinale del 2014, quando i colchoneros ebbero la meglio vincendo a Londra dopo lo 0-0 di Madrid. Le due squadre si sono poi incontrate recentemente nella fase ai gironi, con una vittoria blues alla prima del Wanda Metropolitano ed un pari a Stamford Bridge. La sfida non contrappone solo due squadre, ma due idologie: il "cholismo" in opposizione totale al credo che da poco più di un anno Frank Lampard sta cercando di imporre a Cobham. Sarà, dunque, una sfida nella sfida. L'esperienza e la malizia di Simeone, la freschezza e la sfrontatezza di Lampard. Chi avrà la meglio?
Pierluigi Cuttica