Fulham: derby, Fa Cup e vecchie citazioni
Winning isn’t everything, it’s the only thing, come sembra aver detto per primo, l’allenatore di football Americano “Red” Sanders nel 1950. Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta, nella sua versione più attuale, non sarà probabilmente cucito sulle maglie del Fulham, come fece anni fa la Juventus. Certo è che, almeno secondo noi, vincere fa sempre bene. Anche se solo in un terzo turno di FA Cup, pur se invischiati nella lotta per la sopravvivenza in Premier League. I Cottagers infatti, hanno espugnato Loftus Road, il campo che li ospitó per un breve periodo una ventina di anni orsono, battendo 2-0 nel derby i rivali del QPR. Qualche tifoso, mai contento aggiungeremo noi, ha storto il naso per questa, a suo dire, inutile vittoria.
Noi e, crediamo anche, Mr Scott Parker, ci sentiamo di dissentire, vincere fa sempre bene! Fa bene al morale di una squadra, il Fulham, reduce da due settimane di stop forzato causa Covid tra i propri atleti proprio quando il loro manager si era ristabilito. Fa bene agli attaccanti DeCordova Reid e Kebano, perché è risaputo che gli attaccanti si nutrono di goal. Fa bene al morale dei tifosi, perché se pur il QPR sia in Championship, una vittoria in un derby fa sempre piacere ed almeno fino al prossimo, gli sfottó sono giustificati. Fa bene al portafogli, in una stagione senza tifosi, ogni incasso extra, anche i 61.500 pound destinati ai vincitori del 3° round fanno cassa, assieme ai diritti televisivi che contano comunque sempre.
È stata un’utile sgambata in vista del, questo sì, sempre sentito derby di venerdì con il Chelsea, si sono rivisti titolari della passata stagione come Ream, Rodak, Bryan. Sono tornati in campo i lungodegenti Kongolo, Onomah e Tete, hanno giocato uno spezzone pure Odoi, Hector e il già citato Kebano, cui piacciono i gol negli ultimi minuti. Insomma, derby di secondo piano o no, turno iniziale di coppa che sia, la vittoria è arrivata, e chiedete pure a Crystal Palace, uscito comunque con i pari categoria Wolves, al Derby eliminato dagli sconosciuti del Chorley, al West Brom di Allardyce alla 6° sconfitta nelle ultime 8, battuta dal Blackpool di due leghe più in basso se hanno preferito perdere e uscire.
Vincere non sarà nemmeno l’unica cosa che conta, ma certo non si gareggia per perdere, né tantomeno solo per partecipare. Che a dirlo sia stato il Barone De Coubertin o, invece anche stavolta, per primo sia stato un altro, l’Arcivescovo di Canterbury.
di Simone Abitane