Dennis Bergkamp: il numero 10 che incantò Highbury
L'arrivo a Londra
La nostra storia di oggi vi parla di una leggenda dei Gunners, che da poco e' stato inseirito nella "Hall of Fame" della Premier League: l'olandese Dennis Bergkamp. Dennis dopo aver cominciato la sua carriera nell'Ayax (di cui fece parte anche del settore giovanile), fini in Italia e precisamente all'Inter dove ha giocato due campionati al di sotto delle aspettative, un po' per la difficolta' di ambientarsi al calcio italiano e un po' per problemi con gli allenatori di allora della squadra ambrosiana. Da qui la sua decisione di rilanciarsi in un altro campionato europeo, trasferendosi a Londra per indossare la maglia dell'Arsenal. Fu il colpo di mercato di punta del nuovo allenatore di allora Bruce Rioch, che si apprestava ad allenare i Gunners nel periodo post-Graham. Per lui venne battuto il record di trasferimento storico, con la dirigenza dei Gunners che spese 7.5 milioni di sterline di allora (numeri minimi se paragonati alle cifre che girano adesso). Una cifra cosi alta per gli standard di allora, che lo stesso presidente dei Gunners Peter Hill-Wood, in sede di presentazione del giocatore disse che il costo del suo cartellino e del suo ingaggio erano una pura follia, vista la parsimoniosita' che contradistingueva la dirigenza dell'Arsenal.
La sua carriera con l'Arsenal
Dopo un inizio un po stentato nel quale ricominciarono a farsi vedere i fantasmi di Milano, Dennis Bergkamp si sblocco' dopo sei partite, realizzando una doppietta contro il Southampton. Furono le prime due reti di una stagione molto positiva per lui, che con 11 reti contribui alla qualificazione alla Coppa Uefa, sopratutto grazie a un suo bellissimo gol realizzato contro il Bolton all'ultima giornata. Dopo la sua prima stagione con i Gunners, l'arrivo di Arsene Wenger (che prese il posto di Bruce Rioch ) fu importante per l'attaccante olandese, che sotto la guida e i consigli del tecnico alsaziano comincio' a migliorare e perfezionare le sue qualita tecniche, trasformandosi in un perfetto attaccante esterno abile sia a segnare gol di pregevole fattura e sia a fornire assist decisivi. Wenger come tutti sappiamo ha sempre saputo lavorare bene con i giovani, valorizzando le loro qualita' e migliorandoli tecnicamente. Grazie al tecnico alsaziano Dennis si affermera' come un vero e proprio fuoriclasse , entrando nel cuore dei tifosi dell'Arsenal. Dennis contribuira' a suon di reti sia al "Double" della stagione 1997-98 quando l'Arsenal vinse sia la FA Cup che la Premier League, che alla vittoria di altre tre FA Cup e di altre due Premier League, tra cui il campionato degli invincibili del 2003-2004, dove l'Arsenal concluse la stagione senza perdere una partita. Bergkamp lascera' i Gunners dopo la finale di Champions League persa contro il Barcellona, e si ritirera' dal calcio giocato per intraprendere la carriera di allenatore nelle giovanili dell'Ayax.
Come Bergkamp divento' una leggenda
La carriera di Dennis con i Gunners come abbiamo appena detto coincise con uno dei periodi piu' prolifici a livello di trofei per la squadra di Londra Nord. Ma quello per cui Bergkamp viene sempre ricordato qui dalle parti di Highbury sono i suoi gol, alcuni dei quali davvero spettacolari e belli tecnicamente. Come non ricordare il suo gol contro il Newcastle, quando ricevette palla da Pires spalle alla porta, e con un colpo con il piede destro agiro' il difensore dei "Magpies" Dabizas, e senza nemmeno stoppare la palla con un colpo di piatto con il piede sinistro piazzo' il pallone dove Given non poteva mai arrivare. Fu un gol cosi incredibile da venire votato nel 2002 come il gol piu' bello degli ultimi 25 anni della Premier League.
O la perla durante un Derby contro il Tottenham, quando raccolse un cross di Ian Wright e dopo aver messo a sedere il suo diretto marcatore con una finta, lascia partire un tiro a giro che inganno' il portiere sul palo lontano. O come non ricordare il gol che culmino' la sua prima tripletta con la maglia dei Gunners durante la partita contro il Leicester, quando delizio' la platea del vecchio Filbert Street (lo stadio dove gioco' il Leicester fino al 2002) stoppando il pallone con un tocco per alzarla,si libero' poi del suo marcatore Elliot con un gioco di prestigio, e infine fulmino' il portiere Keller con una cannonata dal limite dell'area piccola. Quest'ultimo fu definito da lui stesso come il gol preferito con la maglia dell'Arsenal. Queste che vi abbiamo desccritto sono tre delle 87 gemme con cui delizio' i tifosi dei Gunners, che lo hanno portato a diventare una delle leggende dell'Arsenal. Arsenal che gli ha dedicato una statua che si trova al di fuori del moderno Stadio Emirates.
Un giocatore che nonostante soffrisse di aerofobia (spesso faceva i viaggi delle partite in trasferta in macchina), fece decollare i Gunners verso la "Leggenda".
Di Alberto Zingales