Dove eravamo rimasti? Potremmo chiedercelo tutti parlando del Fulham FC, una squadra allo sbando dopo il non mercato estivo, aggiustata, sembra bene, proprio negli ultimi minuti di fax surriscaldati, strette di mano obbligate e conti correnti bollenti.

Dopo una striscia di partite impegnative, incluse visite a Leicester e White Hart Lane e faccia e faccia con I campioni in carica del Liverpool, i ragazzi del sempre più sicuro e condottiero Scotty Parker, sono imbattuti da 6 partite. Contando anche il positivo derby di FA Cup a casa QPR.

Ora arrivano altri esami tosti, d’altronde la Premier è così. Domani c’è la stracittadina più sentita con gli odiati vicini del Chelsea, non nel loro miglior momento, anche se la banda di Lampard trasuda talento da ogni parastinco. Poi nell’infrasettimanale arrivano i redivivi Red Devils, capoclassifica al momento in cui scriviamo. Craven Cottage sarebbe stato bellissimo con i tifosi per queste due super sfide.

Contrasto di gioco - Photo by Spurs

E attenzione alla gara del 26, che può assumere connotati davvero importanti. Il turno di FA Cup ha infatti messo di fronte Fulham e Burnley, dirette concorrenti per la salvezza, una partita che già si sarebbe dovuta giocare, a campi inversi, in campionato, ma rinviata per casi Covid tra le fila dei Londinesi. Sappiamo quanto conti il fattore mentale nello sport e una vittoria in coppa, potrebbe poi pesare nello scontro diretto di Premier.

I Whites di Parker dovrebbero recuperare Mitrovic per il trittico di sfide casalinghe mentre rimangono in forte dubbio sia Cairney, ormai ex capitano, che Lemina. Cavaleiro ha addirittura segnato di testa nell’ottima trasferta in casa Spurs, alla faccia dei tentati giochetti psicologici di Mourinho, e l’intesa con Bobby Reid migliora a vista d’occhio. Parker stravede per Ruben Loftus-Cheek e lo impiega con continuità, dovesse ingranare e ritrovare la forma mostrata in prestito al Palace, ci sarà da divertirsi sulle sponde del Tamigi.

Fulham
Craven Cottage Fulham - Photo by Il Calcio a Londra

Che dire my friends, buon calcio, in attesa di poter tornare su quegli spalti amati perché davvero, per tutti noi, non è solo un gioco…

di Simone Abitante