1-1 al London Stadium: due gol e tante emozioni nell'andata dei quarti di finale di EL
I quarti di finale di Europa League propongono stasera una sfida molto interessante e carica di aspettative. AlLondon StadiumilWest Hamospita ilLione.Moyessi presenta all'appuntamento schierando il suo classico 4-2-3-1 mentre il Lione diPeter Boszsi schiera con il 4-4-2.
Primo Tempo
Il match inizia con un Lione molto attivo: la prima occasione importante è degli ospiti conPaquetàche inventa perDembelèche però non trova la porta. La risposta degliHammersarriva al 15° con una azione personale di Benrahama.Lopesperò evita il gol e salva i suoi. Altra buona occasione gliIronsla trovano al 31° su corner:Bowenbatte corto perRiceche tira in porta e di nuovoLopespara. Sul finire del primo tempo la squadra di casa rimane in dieci a causa della contestatissima espulsione diCresswell. Poche comunque le azioni da gol e le emozioni in questi primi quarantacinque minuti di gioco che si concludono con un pareggio.
Secondo Tempo
Il secondo tempo comincia con un Lione arrembante: nei primi minuti la squadra ospite è sempre nella metà di campo degli avversari, costretti in dieci. Il gol lo trovano però, in modo inaspettato, gli uomini diMoyes: la difesa dei francesi perde palla eBowennon spreca l'occasione portando in vantaggio i suoi. Al 62° gliHammerssfiorano il vantaggio conBowenche inventa perAntonio. In questo secondo tempo spicca unBowencompletamente rivitalizzato rispetto ad un primo tempo in cui si era visto molto poco. Appena tre minuti dopo il mancato raddoppio dei padroni di casa arriva il pareggio del Lione conNdombelè. Ricomincia dopo il pareggio l'assedio all'area degliIronscon gli ospiti che però non trovano il gol, nonostante varie occasioni, e che sono spesso messi in difficoltà dalle ripartenze dei londinesi. Negli otto minuti di recupero, dati a seguito di cartellini, infortuni e ben due invasioni di campo, continuano gli assalti del Lione che però sono fermati dalla difesa della squadra di casa ed in particolare da un indomitoDawson.
DI FEDERICO IEZZI