Shaka Hislop: un ingegnere con i guantoni in Premier League

Hackney
Questa è la storia di un altro protagonista con i guantoni della Premier League: Shaka Hislop. Hislop è nato a Londra nel Borough di Hackney. I suoi genitori sono di origini caraibiche, precisamente dell'isola di Trinidad e Tobago. Ed e' a Trinidad e Tobago che Hislop cresce, dividendo la sua vita tra lo studio e il campo di calcio e di cricket. Pratichera' entrambi gli sport fino all'eta' di sedici anni, quando capisce poi di essere piu' portato a giocare a calcio nel ruolo di portiere, dove sviluppa delle qualita eccelse giocando nella squadra che rappresentava il St. Mary's College. Grazie al calcio ottiene una borsa di studio per la Howard University, dove oltre a giocare a calcio con successo per la squadra universitaria, consegue la Laurea in Ingegneria Meccanica. Dopo la laurea viene selezionato per una intership con la NASA. Ma una volta finita la sua intership con l'azienda spaziale americana, decise di proseguire con il calcio, dopo che il Reading gli propose un ingaggio per giocare in Inghilterra.

Calciatore professionista
Con i Royals Hislop fa il suo debutto come calciatore professionista, rendendosi protagonista della vittoria nel campionato di Second Division nella stagione 1993/94, e l'anno dopo sfioro' la promozione in Premier League, che i Royals persero in finale dei playoff contro il Bolton. Le prestazioni con i Royals gli valsero la chiamata in Premier League, da parte del Newcastle allora allenato dall'ex centravanti della nazionale Kevin Keegan.

I consigli di Harry Redknapp
Con i Magpies per due anni consecutivi sfiora la vittoria del campionato di Premier League, arrivando secondo. In quelle due stagioni si alterna in porta con il ceco Pavel Srníček. L'anno dopo con l'avvento di Daglish contribuira' a portare i Magpies in finale di FA Cup, ma verra' sconfitto dall'Arsenal per 2-0. L'anno dopo venne ceduto al West Ham allora allenato da Harry Redknapp. Grazie ai consigli di Redknapp Hislop migliora, e trova continuita' giocando da titolare fisso. Con gli Hammers si rende protagonista di una storica qualificazione in Coppa Uefa, battendo il Metz nella finale di Coppa Intertoto.

Dopo altre due stagioni con gli Hammers seguirà il suo mentore Redknapp (che lo considerava uno dei suoi calciatori di fiducia) a Portsmouth, dove vincera' il campionato di Championship, regalando ai Pompey la promozione in Premier League. Dopo due campionati con i Pompeys nella stagione 2005/2006 ritorna al West Ham, dove sotto la guida di Pardew raggiungerà la finale di FA Cup. Hislop fu protagonista di una finale al cardiopalma, finita 3-3 nei tempi regolamentari, che fu vinta dai Reds ai rigori. Hislop paro' un rigore a Hyypia, ma non bastò ad assicurarsi la coppa. La delusione di quella finale persa durò pochissimo, perchè subito dopo ando' a giocare in Mondiali di Germania con il Trinidad e Tobago.
L'isola caraibica
Per l'isola Caraibica si trattava della prima partecipazione storica, ed entro' nel cuore di tutti gli sportivi per il suo storico debutto contro la Svezia. Nella prima partita arrivo' uno storico pareggio per 0-0, maturato grazie a Hislop che con tre fondamentali parate su Wilelmson, Ibrahimovic e Allback regalo' il primo storico punto ai mondiali alla nazionale caraibica. Il Trinidad e Tobago purtroppo verra' eliminato alla fase a gironi, dopo le scinfitte con Inghilterra e Paraguay. Sarà un mondiale che per i caraibici restera' nella storia proprio per lo storico pareggio con la Svezia. Hislop concludera' la sua carriera in USA, giocando per il Dallas FC. Hislop e' stato un ottimo portiere, autore di bellissime parate, ma sopratutto un guardiano della porta che comandava la difesa mostrando calma e sicurezza. Doti che lo hanno fatto entrare nel cuore dei tifosi delle squadre per cui ha giocato, e che gli hanno permesso di togliersi tante soddisfazioni in inghilterra e nella sua nazionale. Attualmente e' uno stimato conduttore sportivo della ESPN, dove spesso le vediamo raccontare i suoi anneddoti delle esperienze passate in Inghilterra.
di Alberto Zingales