Olivier Giroud "Class is permanent"
Aver alzato la Coppa del Mondo è il sogno di qualunque giocatore. Il trofeo più importante, l'emozione più grande. Eppure, ieri sera, quel ragazzone di 1.93 nativo di Chambéry, una sensazione forte l'avrà provata: siglare quattro reti in una partita è tanta roba, farla in una gara di Champions, contro non proprio l'ultima squadra del ranking europeo, ancora di più. Il poker servito ieri sera a Siviglia permette al numero 18 dei Blues di rientrare in quella ristretta cerchia (17 n.d.r) di giocatori capaci di tale gesta. Ma la grandezza di Giroud consta nell'essere un grande uomo e professionista, prima che calciatore: il centravanti francese prima di ieri sera,contava soli 47' minuti giocati in campionato e 51' in Champions.Pochi, pochissimi, soprattutto quando ti chiami Olivier Giroud. Eppure, dalle parti di Cobham, la sua voce si è alzata sempre e solamente per supportare e consigliare un compagno.
Mai una polemica. Mai una parola fuori posto. Questo atteggiamento lo ha portato ad essere un punto di riferimento per i compagni nello spogliatoio e per Lampard nella gestione dello stesso. Non si pensi, nemmeno per un attimo, che il tecnico dei blues sia felice di avergli lasciato così poco spazio, ma la notevole concorrenza davanti e la necessità di amalgamare i nuovi, ha indirizzato le scelte del tecnico. Se aveste dubbi al riguardo, guardate la sua esultanza( e di tutto il resto della squadra) ad ognuno delle quattro segnature del francese. Segnali. Segnali di uno spogliatoio che necessita del suo centravanti campione del mondo. La dirigenza avrà un bel da fare per riuscire a trattenerlo nella imminente finestra di mercato ma, oggi più che mai, sa cosa va fatto. Ma ridurre la vittoriosa "campagna di Spagna" di ieri solo alla figura di Giroud, sarebbe errato: il successo sui campioni d'Europa (League) è stato netto e mai in discussione, grazie ad una convincente prova di squadra: situazione da non sottostimare visti i numerosi cambi, ben nove, approntati da Lampard per la gara. Per questo motivo la vittoria di ieri assume dei connotati importanti, oltre ovviamente al raggiungimento del primo posto del girone. quelli di una squadra che , pur cambiando interpreti, funziona. Ognuno ha dato il suo contributo. Ognuno ha offerto quello che poteva. "When players play as they did today, they give you a problem". Le parole di Lampard sono quelle pronunciate con il sorriso di chi sa di aver avuto eccellenti risposte da parte del suo gruppo; lo stesso che ora metterà l'allenatore dei blues nella condizione di avere ancor più dubbi nelle scelte. Difficili. Ma quelle che ogni allenatore al mondo vorrebbe avere.
di Pierluigi Cuttica