Tammy Abraham è il futuro del Chelsea? La domanda (apparentemente semplice) ha decisamente più di una risposta. La più scontata è sì, senza se e senza ma. La tripletta contro il Luton Town ha rispolverato e riacceso la flebile fiammella che incendia i tifosi dei Blues. Il 23enne è l’uomo della provvidenza, colui che segna sempre e in tutti i modi. Timo Werner e Olivier Giroud dove li mettiamo?

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Abraham e Lampard festeggiano la vittoria - Photo by Chelsea official

Altra domanda dalle mille risposte. L’ex Aston Villa è un giovane che al Chelsea toglie sempre le castagne dal fuoco e va in rete con una facilità disarmante, destro, sinistro, colpo di testa e, quando serve, versione uomo assist. Roman Abramovic ha investito tanti soldi dal centrocampo in avanti, ma forse l’uomo in più era già in rosa. Abraham è un giocatore moderno, che protegge palla e fa salire la squadra, le sue lunghe leve (alla Peter Crouch) gli permettono di staccare più alto di tutti, ma non gli impediscono di districarsi tra la selva di gambe dei difensori. Attaccante con margini di miglioramento esponenziali, bomber di razza e soprattutto professionista silenzioso. La carriera è ancora lunga, Stamford Bridge (con e senza pubblico) è un palcoscenico difficile e la Premier è un campionato tortuoso, Tammy però sembra aver le idee chiare, i piedi per terra e quel vizietto del gol, che se giochi ad alti livelli, non guasta mai. Predestinato.

Poche ore dopo l'esonero di Lampard, Abraham ha anche commentato su Instagram la notizia dell'addio di Frank: "Un modello, un mentore e un grande manager. Grazie".

di Antonio Marchese