Al Craven Cottage va in scena il London derby della 6^ giornata di Premier League. Di fronte il Fulham di Scott Parker e il Crystal Palace di Roy Hodgson. Dalle parti di Putney Bridge arrivano le Eagles del South London con ambizioni di vittoria, i Cottagers dal canto loro non si nascondono e anch’essi vogliono i 3 punti. I padroni di casa si affidano alla forza fisica del numero 9 Mitrović, il Palace ritrova capitan Milivojevic, Eberechi Eze parte ancora dalla panchina.

Photo by Crystal Palace

Il Fulham sembra aver sin da subito il pallino del gioco ma il Palace regge bene e riparte in contropiede. Nemmeno a dirlo ed è Wilfried Zaha a procurarsi la prima occasione, ma il tiro sul primo palo viene respinto. Sull’azione seguente ancora palla tra i piedi di Zaha, che inventa un passaggio filtrante che manda Jairo Riedewald davanti al portiere. Il numero 44 trafigge Areola e all'8' porta in vantaggio il Palace. Il Fulham non si scompone e si butta subito alla ricerca del pareggio, sfiorato dall’uomo più intraprendente, ovvero Lookman.

Photo by Crystal Palace

Il suo tiro a incrociare termina sul palo, sulla ribattuta Mitrovic trova la ribattuta di Dann che mette in angolo. Le due squadre giocano a viso aperto ma la prima frazione termina 1-0. La ripresa si apre sulla falsa riga del primo tempo, Fulham che fa girare il pallone in orizzontale senza trovare varchi e Palace che colpisce. Townsend ubriaca la difesa del Whites e serve Batshuayi che mette in mezzo e pesca Zaha. Il numero 11 finisce in rete col pallone, che va solo accompagnato oltre la linea di porta. Raddoppio Palace al 64' e partita in cassaforte. La squadra di Scott Parker prova ad aggrapparsi a bomber Mitrović, troppo statico. Hodgson butta nella mischia Eze, che mette subito in mostra le sue qualità, tenendo in apprensione la difesa avversaria e provocando l'espulsione di Kamara. Il Fulham si accende nel finale col gran gol di Cairney, che si infila sotto il sette. Ma non c'è più tempo. Fulham - Palace 1-2. Eagles che volano a quota 10. Parker rischia il posto.

di Antonio Marchese