Preview

Dopo il pareggio interno ottenuto al debutto con le Wolves, altra gara allo Stamford Bridge oggi per il Chelsea di Tuchel che ospita l'ostico Burnley: la squadra del Lancashire è in grande forma, proveniente da tre vittorie consecutive (una in Fa Cup), in cui la squadra di Sean Dyche è andata prima ad espugnare Anfield per poi battere in rimonta tra le mura amiche l'Aston Villa. Per i Blues oggi, tutto, tranne che un match semplice.

Ma il Chelsea non ha alternative alla vittoria, con una classifica sempre più deficitaria che non lascia tempo ad altre possibilità; dopo l'esordio appena sbarcato a Londra, Tuchel ha lavorato molto in allenamento, concentrandosi anche sul rapporto umano con i suoi calciatori. Per ogni giocatore della rosa, infatti, il tecnico tedesco ha voluto un contatto privato per parlare e conoscersi. Sarà servito? A Stamford Bridge la risposta. Tuchel per la sua seconda gara da manager blues, conferma lo schieramento del debutto, con poche varianti: torna Alonso sulla sinistra( fuori dai radar dal 26 settembre scorso) e cambia il trio d'attacco che vede oggi protagonisti Abraham, Werner e Mason Mount. Per il giovane inglese è la 50esima presenza in Premier

La sblocca il capitano

Sin da i primissimi istanti la gara sembra il sequel del match di martedì sera, con i blues in dominio totale, o quasi, di un possesso che però non riuscivano a concretizzare; il Burnley lascia volentieri l'iniziativa agli avversari lasciando alla coppia Vydra-Wood le velleità offensive. Ma alla coppia d'attacco di Dyche spetterà solo un ruolo come comparsa, visto che la "nuova linea a 3" difensiva dei blues regge bene, guidata da un ottimo Thiago Silva.

Il copione offre molti spunti ai padroni di casa, ma le conclusioni degli uomini di Tuchel peccano in brillantezza e precisione, cosicchè i tentativi dei vari Abraham, Mount e Werner non determinano la svolta sperata. Il tedesco, riproposto nell'undici titolare, continua a manifestare un disagio che né l'atteggiamento corporeo, né le scelte tecniche, riescono a celare; esemplare l'azione intorno alla mezz'ora, quando il tedesco, ricevuto un buon pallone da Hudson-Odoi all'altezza del dischetto del rigore, lo spreca con un intervento al limite del grottesco. Così, quando si va verso il finale più scontato, arriva l'atteso colpo di scena: transizione di Mount, sfera sulla destra ad Hudson Odoi che converge verso l'interno per poi servire sulla destra la sovrapposizione del numero 28. Il capitano. L'uomo che non ti aspetti. Destro di Azpilcueta, Chelsea in vantaggio.

Premier League
Giocatori del Chelsea in azione contro il Burnley (31 Gennaio 2021) - Photo by Chelsea official Twitter

Second half

Abraham rimane negli spogliatoi , con Tuchel che sceglie di giocare i secondi quarantacinque minuti con Timo Werner centravanti; la palla buona arriva dopo cinque minuti, ma il colpo di testa del tedesco sul cross di Hudson-Odoi è parata da Pope. Cambiano gli attori, ma non la sceneggiatura, con i londinesi che continuano a fare la gara ed a sfiorare il raddoppio, sempre "nel nome di Hudson-Odoi": prima, ben servito da Mount, colpisce il palo, poi dopo un'altra volata sulla destra mette al centro un pericoloso pallone disinnescata dalla coppia Mee-Pope, ed infine con un'altra percussione che serve Pulisic il cui tiro sfiora il palo.

Il Chelsea continua ad attaccare e proporre, non riuscendo però a chiudere una gara che ad un quarto d'ora dalla fine è ancora viva, anche grazie alla bravura del ventinovenne Nick Pope; che para tutto, ma che nulla può all'ottantaquattresimo, quando Pulisic crossa dall'out sinistro e trova al centro uno stop di petto, palleggio di coscia ed un sinistro sotto il sette opposto. Dell'altro uomo che non ti aspetti. Quello, solo fino a cinque giorni fa, con la valigia pronta. Marcos Alonso. La prima vittoria di Tuchel è una pellicola piacevole, da guardare con attenzione, che lascia molto spazio ai colpi di scena e in cui il tecnico tedesco mette la propria firma. Signori, la vittoria è servita.

Pierluigi Cuttica